Corriere della Sera

Professori e prefetti Il ritorno dei tecnici

A Cottarelli potrebbe andare anche l’economia I nomi di Tronca o Mosca per gli Interni, le ipotesi Cantone e Moavero

- Marco Galluzzo

Sarà un governo snello, con pochi ministri. Carlo Cottarelli, oltre a guidare Palazzo Chigi, potrebbe prendere anche l’interim dell’economia: sarebbe una soluzione in qualche modo naturale, visto quanto scotta quella poltrona.

I nomi che oggi l’ex commissari­o alla spending review porterà al Quirinale potranno tutti iscriversi dentro una cornice ben precisa: diventeran­no ministri perché hanno una carriera alle spalle, o perché sono ai vertici delle Amministra­zioni pubbliche e lo scatto in avanti, per così dire, non farebbe che confermare, anche a livello politico, la gerarchia dei ministeri che ora dirigono.

È per esempio il caso di Elisabetta Belloni, ambasciatr­ice, oggi al vertice della Farnesina, che potrebbe salire di un gradino e diventare ministro degli Esteri, anche se solo per pochi mesi. Di lei si è parlato anche come possibile presidente del Consiglio, nelle scorse settimane. Alla guida delle diplomazia italiana potrebbe anche andare un altro ambasciato­re, Giampiero Massolo, oggi presidente di Fincantier­i, che però potrebbe anche guidare lo Sviluppo economico.

Per il ministero dell’interno si fanno i nomi dei prefetti Paolo Tronca e Carlo Mosca, che ovviamente conoscono la struttura per averci lavorato una vita. Enrico Giovannini, ex ministro nel governo di Enrico Letta, ex presidente dell’istat, potrebbe andare al ministero del Lavoro. Per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi, che ha già avuto questa delega negli esecutivi guidati da Mario Monti ed Enrico Letta. Il suo nome veniva speso sino a qualche giorno fa anche come possibile membro del governo giallo-verde, sempre per i rapporti con Bruxelles. Anche Alessandro Pajno, oggi presidente del Consiglio di Stato, già segretario generale di Palazzo Chigi, è un altro dei nomi che circolano, e potrebbe andare al ministero della Giustizia. Anche il magistrato Raffaele Cantone attuale capo dell’autorità anticorruz­ione, potrebbe entrare in questo governo in qualche modo di servizio: per lui potrebbe esserci la guida di un dicastero, ma anche quella di un ruolo cruciale come sottosegre­tario di Palazzo Chigi.

Potrebbero tornare anche il nome di Anna Maria Tarantola, una carriera in Bankitalia ed ex presidente della Rai, così come quel giudice emerito della Corte costituzio­nale, Sabino Cassese, già ministro della Funzione pubblica nel governo Ciampi, oltre che accademico di fama internazio­nale.

Le scelte

Per tutti i papabili il criterio è preciso: la carriera che hanno alle spalle è decisiva

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