«Ivanka insensibile sulle famiglie divise» Polemica per la foto in cui coccola Theo
La Rete si scatena contro la «first daughter»: «Il padre separa genitori e figli dei migranti »
Domenica mattina tv e giornali americani commentano le notizie in arrivo dal confine con il Messico. Gli agenti di frontiera separano con la forza i bambini dai genitori che entrano clandestinamente negli Stati Uniti.
Nello stesso giorno Ivanka Trump, 36 anni, la figlia prediletta del presidente, posta su Twitter una foto in cui compare con il suo terzo figlio Theodore, 2 anni. Un’immagine intima, anche dolce: la giovane mamma, in prendisole bianco a fiori, capelli sommariamente raccolti, tiene in braccio e guarda negli occhi il piccolo, ancora con il pigiamino.
Sul suo account Twitter, che può contare su 5 milioni e 666 mila «follower», Ivanka si presenta come «moglie, madre, sorella, figlia». Ma anche come «advisor del presidente».
Lo scatto con «Theo», «il mio cuoricino», è piaciuto a 23.900 persone. Ma la reazione complessiva della rete è stata furibonda. Tanto che alla fine Ivanka ha deciso di rimuovere la fotografia. Tralasciamo gli insulti e le volgarità. Il comico Patton Oswalt ha scelto il sarcasmo: «Non è così bello poter coccolare i tuoi figli, sapendo che sono al sicuro, tra le tue braccia? È la cosa più bella, vero?». Un’osservazione condivisa subito da 64 mila persone.
La scrittrice di moda Deborah Newell Tornello ha pubblicato in parallelo Ivanka con Theo e l’abbraccio impaurito di una madre con il figlio davanti a un agente: «Sei mamma di tre bambini come me. Ora immagina che qualcuno con la divisa dell’ice, (l’agenzia federale per l’immigrazione) ti porti via il tuo prezioso bambino e tu non riesca più a vederlo. Questo è ciò che sta accadendo grazie alla politica di tuo padre, fai qualcosa». Altri, come Brian Klaas, ex consulente dei democratici, accusano la figlia di «essere complice della barbara condotta politica del padre».
Sabato scorso, 26 maggio, Donald Trump è intervenuto via Twitter accusando i democratici di aver prodotto «questa legge orribile», che in realtà non esiste. Il presidente ha citato altre norme sull’immigrazione, per esempio quella sul ricongiungimento familiare, che non c’entrano nulla. È stata, invece, proprio la sua amministrazione ad adottare, da qualche settimana a questa parte, una linea su cui stava discutendo da tempo: separare i figli minorenni dai genitori che entrano clandestinamente nel Paese. Secondo il capo dello staff della Casa Bianca John Kelly e il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, questa misura dovrebbe agire da «deterrente».
All’inizio del suo incarico, voluto con pervicacia a costo di ignorare codici etici e norme di buon senso, Ivanka aveva promesso che si sarebbe impegnata, tra l’altro, «a favore delle donne e dei bambini in difficoltà». Le cose non sono andate proprio così. Progressivamente Ivanka e il marito Jared Kushner hanno perso influenza. E ora passano da una polemica all’altra. In tutto questo la consigliera non perde di vista la sua attività imprenditoriale: il mese scorso il governo cinese le ha concesso altre sette licenze per commercializzare i prodotti con il suo marchio, dai libri ai cuscini. Guarda caso proprio nel momento in cui «The Donald» si è speso per eliminare le sanzioni a carico della società telefonica Zte. Ecco, questo è il mondo parallelo di Ivanka.
Appelli sui social «Immagina che ti portino via il tuo bimbo: questo accade grazie a Trump. Fai qualcosa»