Corriere della Sera

«Ivanka insensibil­e sulle famiglie divise» Polemica per la foto in cui coccola Theo

La Rete si scatena contro la «first daughter»: «Il padre separa genitori e figli dei migranti »

- Di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Domenica mattina tv e giornali americani commentano le notizie in arrivo dal confine con il Messico. Gli agenti di frontiera separano con la forza i bambini dai genitori che entrano clandestin­amente negli Stati Uniti.

Nello stesso giorno Ivanka Trump, 36 anni, la figlia prediletta del presidente, posta su Twitter una foto in cui compare con il suo terzo figlio Theodore, 2 anni. Un’immagine intima, anche dolce: la giovane mamma, in prendisole bianco a fiori, capelli sommariame­nte raccolti, tiene in braccio e guarda negli occhi il piccolo, ancora con il pigiamino.

Sul suo account Twitter, che può contare su 5 milioni e 666 mila «follower», Ivanka si presenta come «moglie, madre, sorella, figlia». Ma anche come «advisor del presidente».

Lo scatto con «Theo», «il mio cuoricino», è piaciuto a 23.900 persone. Ma la reazione complessiv­a della rete è stata furibonda. Tanto che alla fine Ivanka ha deciso di rimuovere la fotografia. Tralasciam­o gli insulti e le volgarità. Il comico Patton Oswalt ha scelto il sarcasmo: «Non è così bello poter coccolare i tuoi figli, sapendo che sono al sicuro, tra le tue braccia? È la cosa più bella, vero?». Un’osservazio­ne condivisa subito da 64 mila persone.

La scrittrice di moda Deborah Newell Tornello ha pubblicato in parallelo Ivanka con Theo e l’abbraccio impaurito di una madre con il figlio davanti a un agente: «Sei mamma di tre bambini come me. Ora immagina che qualcuno con la divisa dell’ice, (l’agenzia federale per l’immigrazio­ne) ti porti via il tuo prezioso bambino e tu non riesca più a vederlo. Questo è ciò che sta accadendo grazie alla politica di tuo padre, fai qualcosa». Altri, come Brian Klaas, ex consulente dei democratic­i, accusano la figlia di «essere complice della barbara condotta politica del padre».

Sabato scorso, 26 maggio, Donald Trump è intervenut­o via Twitter accusando i democratic­i di aver prodotto «questa legge orribile», che in realtà non esiste. Il presidente ha citato altre norme sull’immigrazio­ne, per esempio quella sul ricongiung­imento familiare, che non c’entrano nulla. È stata, invece, proprio la sua amministra­zione ad adottare, da qualche settimana a questa parte, una linea su cui stava discutendo da tempo: separare i figli minorenni dai genitori che entrano clandestin­amente nel Paese. Secondo il capo dello staff della Casa Bianca John Kelly e il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, questa misura dovrebbe agire da «deterrente».

All’inizio del suo incarico, voluto con pervicacia a costo di ignorare codici etici e norme di buon senso, Ivanka aveva promesso che si sarebbe impegnata, tra l’altro, «a favore delle donne e dei bambini in difficoltà». Le cose non sono andate proprio così. Progressiv­amente Ivanka e il marito Jared Kushner hanno perso influenza. E ora passano da una polemica all’altra. In tutto questo la consiglier­a non perde di vista la sua attività imprendito­riale: il mese scorso il governo cinese le ha concesso altre sette licenze per commercial­izzare i prodotti con il suo marchio, dai libri ai cuscini. Guarda caso proprio nel momento in cui «The Donald» si è speso per eliminare le sanzioni a carico della società telefonica Zte. Ecco, questo è il mondo parallelo di Ivanka.

Appelli sui social «Immagina che ti portino via il tuo bimbo: questo accade grazie a Trump. Fai qualcosa»

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Su Twitter e Instagram Ivanka Trump con il suo figlio più piccolo, Theodore, nato il 27 marzo 2016. La foto è stata pubblicata sui suoi profili social

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