Corriere della Sera

«E chi pensa agli emigrati italiani in Germania?»

- Maria Teresa Walker, Baden-baden (Germania)

Sono emigrata dall’italia in Germania dal 1974. Le espression­i usate contro la Germania possono essere un appiglio acchiappa-voti, ma nessuno pensa a noi, emigrati italiani in Germania? Siamo tanti ad aver dovuto abbandonar­e l’italia per trovare un lavoro in Germania e moltissimi ancora oggi arrivano qui, costretti a fare lo stesso. Tantissimi di noi emigrati godono ora i frutti del lavoro svolto qui, nel pieno rispetto dei tedeschi che nel frattempo hanno imparato a conoscere e stimare la cucina e la cultura italiana. Nei circoli italo-tedeschi i corsi d’italiano e/o di cultura/storia e cucina sono sempre esauriti. Ora veniamo confrontat­i con notizie assurde di posizioni anti-tedesche, provenient­i dai politici italiani e dagli esperti da loro scelti. Ma costoro si rendono conto della situazione, in cui mettono noi qui? A parte le bugie circa la leadership tedesca in Europa (basti pensare: Draghi dirige la Bce, il presidente del Parlamento europeo è un italiano, la signora Mogherini è stimatissi­ma da tutti, tedeschi compresi), sono i politici italiani a darsi la zappa sui piedi e a continuare a sperperare i guadagni degli italiani. Mentre noi emigrati ci siamo guadagnati il rispetto dei tedeschi, i politici italiani, con le loro giravolte e mezze-verità, hanno perso il rispetto non solo dei cittadini residenti in Italia, ma anche e forse ancora di più, dei cittadini italiani residenti all’estero.

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La lettrice, da oltre 40 anni emigrata all’estero, non condivide né le critiche al governo tedesco, né le troppe giravolte dei nostri politici

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