Volti del potere antico, da Ulisse a Costantino
Il mondo classico si fondava sul patriarcato. Ma vi furono donne che seppero farsi valere. Per esempio Agrippina, in quanto moglie dell’imperatore Claudio e madre del suo successore Nerone, fu per qualche tempo la figura più influente nella Roma imperiale. Ed è appunto a lei che è dedicata la conferenza di Andrea Carandini che aprirà Il Potere degli Antichi, titolo del nuovo ciclo milanese delle Lezioni di Storia ideate dalla casa editrice Laterza e realizzate insieme all’amministrazione di Palazzo Marino, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e i padri domenicani del Centro culturale «Alle Grazie», con il contributo dello sponsor Banco Bpm e il sostegno della Fondazione Pasquinelli e di Rodrigo Rodriquez.
Come in precedenza gli incontri si terranno a Milano presso la basilica di Santa Maria delle Grazie: tutti avranno inizio alle ore 21 e saranno introdotti da Chiara Continisio. Alla lezione di Carandini, in programma il 6 giugno, ne seguiranno altre tre, sempre al mercoledì.
Il 13 giugno toccherà ad Andrea Giardina, che si soffermerà sulla figura di Costantino il Grande, imperatore romano che nel IV secolo d.c. forgiò l’alleanza fra trono e altare destinata a segnare la storia d’europa, legalizzando e privilegiando la Chiesa cristiana come sostegno del suo potere di monarca. Con un passo indietro di alcuni secoli il 20 giugno Luciano Canfora parlerà invece all’uditorio di Giulio Cesare, personaggio cruciale esaminato nella sua doppia veste di geniale comandante militare e di accorto leader politico, una sorta di «dittatore democratico» del suo tempo.
La rassegna si concluderà il 27 giugno con un passaggio dalla storia al mito. Eva Cantarella si confronterà con la figura dell’ulisse omerico, divenuto il simbolo dell’intraprendenza umana, del desiderio di conoscere ed esplorare l’ignoto.