Tavecchio replica «Ventura si dimise? A me non risulta Ha detto solo falsità»
Pronta e decisa la replica di Carlo Tavecchio (foto) alla prima uscita pubblica di Gian Piero Ventura. «Non ha mai dato le dimissioni. Ho sentito cose allucinanti, solo falsità, basta chiedere al d.g. Uva e al team manager Oriali», l’attacco frontale. Il vecchio c.t. aveva dichiarato di essersi sentito delegittimato e di aver manifestato la volontà di dimettersi dopo il pari con la Macedonia. Tavecchio non ci sta: «Ero all’estero in quei giorni, ma non mi risulta volesse andarsene. Anzi, ha dichiarato, anche pubblicamente, di voler fare un grande Mondiale. Saremo la rivelazione e vi stupirò, diceva. Le sue parole, ora, sono contrarie alla realtà dei fatti. Con lui ho sempre e solo parlato di soldi, accontentandolo in tutto». L’ex presidente federale non si ferma qui. Ventura è il suo tallone d’achille, la buccia su cui è scivolato e ha perso la poltrona federale. «Dice di soffrire per la mancata qualificazione, anche io soffro però mi sono dimesso e sono stato l’unico. Il resto conta poco. Mi sono preso in carico tutte le tragedie, anche se non ho mai fatto un tiro in porta». Tavecchio non si rimprovera il mancato esonero di Ventura dopo la sconfitta con la Spagna: «Quale presidente lo avrebbe fatto? Aveva vinto 7 partite su 10 con una sola sconfitta e anche se era andato a Madrid con un 4-2-4 un po’ bizzarro non c’erano le condizioni per mandarlo via».