Corriere della Sera

Asse con la Lega, le mosse di Berlusconi

L’ex premier riunisce i vertici del partito. La strategia per allontanar­e l’alleato da Di Maio

- Giuseppe Alberto Falci

ROMA Quando sul far della sera Luigi Di Maio esce allo scoperto e offre di nuovo una sponda al Quirinale per la nascita di un governo politico gialloverd­e, Silvio Berlusconi si trova a palazzo Grazioli. La reazione che il leader di FI fornisce ai pochi presenti suona più o meno: «Staremo a vedere. Mi pare che la situazione sia assai complessa. Di certo potevano pensarci prima invece di far sprofondar­e i mercati...». E avvia una manovra di avviciname­nto a Salvini per allontanar­lo dal Movimento Cinque Stelle. La base della strategia torna ad essere il centrodest­ra in tutte le sue componenti e quel 37% ottenuto alle elezioni politiche del 4 marzo.

L’ex presidente del Consiglio è preoccupat­o per lo stato dell’economia, per lo spread crescente, ma soprattutt­o il suo cruccio sono quegli imprendito­ri «che in queste ore chiedono un fido e si trovano i tassi schizzati». Non a caso nel corso del vertice di Forza Italia che si tiene a palazzo Grazioli si sofferma anche sulle famiglie e sui loro risparmi sostenendo che «la gente non si è resa conto di quello che sta succedendo».

Berlusconi aspetta di vedere quale sarà, a questo punto della scena, la decisione del capo dello Stato Sergio Mattarella. E proprio per questo motivo si è trattenuto nella Capitale e con molta probabilit­à potrebbe riconvocar­e un vertice per decidere il da farsi. Opposizion­e costruttiv­a o intransige­nte? La linea si studierà oggi.

Intanto ieri all’ora di pranzo davanti al gotha di FI — presenti fra gli altri i capigruppo Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, Renato Brunetta, Mara Carfagna e Giorgio Mulè — Berlusconi ha messo nero su bianco quelli che potrebbero essere i tre scenari degli azzurri se si dovesse tornare alle urne: «Ipotesi uno, potremmo andare con la Lega di Salvini. Ipotesi due: da soli. Ipotesi tre: con il Fronte repubblica­no che sarà guidati da Carlo Calenda». E se l’ultima fra le ipotesi, al momento, viene esclusa perché «sarebbe percepita dalla gente come un grande inciucio», ripete l’ex premier, le prime due vengono entrambe prese in consideraz­ione anche se dalle parti di Forza Italia l’unità della coalizione resta l’unico orizzonte politico. A maggior ragione se l’apertura delle urne sarà fra qualche settimana.

In casa azzurra non digeriscon­o il doppio forno di Salvini ma non desiderano fornire alcun alibi al leader del Carroccio per scaricare gli azzurri e correre in tandem con il M5S di Luigi Di Maio . «Sondaggi alla mano il centrodest­ra unito è oggi al 40%, quindi possiamo vincere le elezioni e governare», ripete Berlusconi ai suoi.

Gli fa eco Maria Stella Gelmini: «Forza Italia è pronta a tornare al voto con la stessa coalizione che è arrivata prima alle elezioni del 4 marzo scorso».

d

Mi pare che la situazione sia assai complessa. Di certo potevano pensarci prima invece di far sprofondar­e i mercati La gente non si è resa conto di quello che succede, i tassi sono schizzati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy