Lucile e Soraya, agenti (e madri) colpite alle spalle
L’aggressore le ha disarmate e uccise
Due donne, due madri e due agenti. Lucile Garcia, 54 anni e Soraya Belkacemi, 45 anni: sono loro le ultime vittime del terrore, su cui il killer si è avventato, colpendole «selvaggiamente alle spalle», come ha spiegato il capo della polizia di Liegi, Christian Beaupère.
Ieri mattina le donne erano di pattuglia insieme, quando sono state attaccate a colpi di pugnale da Benjamin Herman, il killer. Secondo Le Soir la prima a cadere è Soraya. Lei è la meno esperta delle due e la più giovane. È entrata nella polizia nel 2010 come amministrativa e da poco ha ottenuto il permesso di portare un’arma. Ed è lei che il killer disarma dopo averla accoltellata. Soraya lascia due gemelle di 13 anni, rimaste orfane del padre, anche lui agente deceduto da più di dieci anni.
Uccisa Soraya, il killer prende di mira Lucile. Entrata nella polizia di Liegi nel 1994, la donna era madre di un ragazzo di 25 anni, che da poco l’aveva resa nonna. Un nipotino che la stava aiutando a superare il dolore: «Era una donna fantastica. Aveva perso un figlio anni fa in un incidente d’auto ma non aveva mai smesso di sorridere e di essere gentile con gli altri», l’hanno ricordata ieri i colleghi. Per superare il lutto Lucile era diventata uno dei punti di riferimento per i gruppi di sostegno dei genitori. Ma non solo. Da meno di un anno si era sposata con un collega, Patrick Hagelstein, commissario della polizia di Awan con cui conviveva da 14 anni.
Non è certo la prima volta che gli agenti e le colleghe donne in Francia e in Belgio pagano con la vita, in questa scia di sangue che attraversa l’europa. «L’obiettivo dell’assassino era attaccare la polizia», ha dichiarato ancora Beaupère.
Massacrare agenti e gendarmi è una strategia teorizzata dall’isis nei suoi manuali per il terrorismo fai da te. Si inizia nel 2015 a Parigi, quando l’8 gennaio è una donna poliziotta ad essere uccisa da Amedy Coulibaly, il giorno dopo il massacro di Charlie Hebdo. Poi, nel 2016, a Magnanville, vicino a Parigi, Larossi Abballa accoltella e sgozza in diretta Facebook il vicecomandante della polizia giudiziaria di Les Mureaux, Jean-baptiste Salvint, e sua moglie Jessica, funzionaria
Le famiglie
Erano di pattuglia insieme. Una aveva un figlio e un nipote, l’altra lascia due gemelle
della polizia locale. In Belgio invece è l’attacco di un algerino di 22 anni a sfigurare due poliziotte, Corinne Raymond e Hakima Dhamna, la seconda musulmana. L’anno successivo cade un agente sugli Champs-elysées mentre un poliziotto viene preso a martellate davanti a Notre-dame. Fino a marzo, quando il gendarme Arnaud Beltrame viene trucidato in un supermercato di Carcassonne. E fino agli ultimi minuti di Lucile e Soraya, madri che stavano lavorando.
@martaserafini