L’imprenditore e i ricatti dell’amante «Sono bella ma anche diabolica»
Padova, lui l’ha denunciata: l’ho assunta, poi voleva essere pagata per i nostri incontri
CITTADELLA (PADOVA) Seduttrice senza scrupoli, amante spregiudicata, diabolica. Da quando è scoppiato lo scandalo della novella Circe, nel profondo Veneto di Cittadella si sprecano gli epiteti per l’avvenente Sara Andretta. Al tribunale di Padova il nome è invece uno solo: ricattatrice. E con questa accusa, cioè estorsione, mercoledì scorso la quarantunenne trevigina è stata pure arrestata.
Si era appena fatta consegnare 20 dei 150 mila euro che chiedeva al suo ex amante ed ex titolare in cambio del silenzio. «Mi sta perseguitando con messaggi minacciosi e continue richieste di denaro. Sto vivendo un perenne stato di ansia e timore...», aveva La vicenda
● Sara Andretta, 41 anni, nata a Treviso, è stata arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di aver ricattato un imprenditore
● L’uomo era il suo ex datore di lavoro ed ex amante: la donna gli avrebbe chiesto soldi per non rivelare alla famiglia di lui la loro relazione spiegato lui nella denuncia presentata il 20 maggio ai carabinieri di Cittadella, mostrando con qualche difficoltà decine di messaggi, mail e registrazioni anche piccanti.
«Ma quale estorsione, dopo essere rimasta senza lavoro mi aveva detto che mi avrebbe aiutata e non l’ha fatto», ha replicato lei davanti al giudice di Padova che le ha revocato i «domiciliari» imponendole però il divieto di avvicinamento a Paolo P., il facoltoso imprenditore cinquantacinquenne che l’aveva assunta come impiegata nell’aprile del 2017 con un contratto di lavoro a tempo determinato.
È una storia di amanti, di carriere facili e di minacce, miseramente finita in un’aula di giustizia. Tutto è precipitato