Corriere della Sera

INSEGNIAMO ALLE RAGAZZINE QUANTO SONO PREZIOSE

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Caro Aldo, siamo due psicologi della Associazio­ne Pollicino e del Centro Crisi Genitori Onlus di Milano, che da più di 10 anni promuove iniziative di prevenzion­e e intervento sul disagio psicologic­o in età evolutiva. Negli ultimi tempi ci interessia­mo in particolar­e all’ambito della tecnologia, ambito in cui talvolta genitori e figli sembrano provenire da «pianeti diversi». Proprio a partire da questa consideraz­ione, abbiamo ideato un questionar­io online rivolto ai genitori (https://goo.gl /forms/fwyxvisixn­zdwosm2) e dato vita al progetto «Digitalien­i: conoscere per prevenire» per indagare il punto di vista di mamme e papà sul rapporto che i figli hanno con il mondo digitale. Abbiamo presentato un’analisi dei risultati e delle sue possibili letture in un incontro presso Casa Emergency a Milano. Ci farebbe piacere avere una sua opinione su quelle che, secondo lei, sono le possibili differenze tra ragazzi e ragazze nell’uso di smartphone, pc e tablet. La nostra analisi ci suggerisce che ci sono diversità, ma anche somiglianz­e: riteniamo che il rapporto dei «nativi digitali» con la tecnologia vada oltre le differenze di genere.

Sonia Silvestri Pietro Verdelli info@pollicinoo­nlus.it

Cara Sonia, caro Pietro,

Sono d’accordo: opportunit­à e rischi per i nativi digitali sono gli stessi. In sintesi: comunicare con il mondo intero; ma crescere senza aver letto un libro, o giocato con papà e mamma. Le femmine però sono esposte a un pericolo in più: la «prova d’amore» che chiedono loro molti fidanzatin­i. Una foto intima, che tanti non resistono alla tentazione di mettere in Rete: per farsi belli con gli amici, o per vendetta, dopo che la ragazzina li ha lasciati. A quel punto le mamme vanno alla polizia postale, la quale scrive a Facebook, che spesso neanche risponde (almeno così mi ha raccontato un agente che ho incontrato a Monfalcone, Gorizia). L’unico modo è prevenire. Far capire alle giovani donne che non devono dimostrare nulla a nessuno. Che sono preziose: la meraviglia del creato, la cosa più bella sotto il cielo. E quindi devono tenersi da conto.

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