«Non solo bollicine» La svolta Coca-cola con il latte vegetale
Coca-cola a colazione? Sì ma con il latte. La ricetta potrebbe far storcere il naso ai puristi dell’omonima bevanda con le bollicine. A ragione perché a proporre la colazione sarà Coca-cola company, la multinazionale con sede ad Atlanta che con il nuovo amministratore delegato James Quincey ha spinto negli ultimi tempi il pedale dell’acceleratore sulla diversificazione. Niente mix dunque ma il lancio di una linea di bevande vegetali a base di mandorla, riso, soia, cocco e avena. È di Coca-cola ma si chiama Adez (ex Unilever) ed è il marchio con origini argentine, rilevato nel 2017 dalla multinazionale Usa, che da oggi sarà sugli scaffali dei supermercati di tutta Europa, Italia compresa.
«Abbiamo 500 brand (per un valore superiore ai 21 miliardi di dollari, ndr) — spiega Brian Smith, presidente Coca-cola dell’area che va dall’europa al Middle East e Africa — la nostra colpa in tutti questi anni è stata quella di non farlo capire ai consumatori». A rimetterci sono stati anche gli affari, penalizzati dal trend salutista globale che ha invaso persino gli Stati Uniti, patria del Mc Donald’s, dove circa l’83% dei consumatori sta aggiungendo cibi di origine vegetale alla propria dieta. Persino il consu- mo di bevande gassate è arrivato in America nel 2016 al livello più basso da trent’anni a questa parte. Coca-cola per molto tempo è andata avanti con le bollicine, ha aumentato il portafogli prodotti ma senza crederci davvero. Poi la scelta di riformulare oltre 150 bevande facendo scendere dell’11% il tasso di zucchero, l’ingrediente più discusso e criticato della famosa lattina, proposta ormai in decine di versioni (sei solo in Italia) dalla Zero ai sapori fruttati. La crisi si è trascinata negli anni fino ad arrivare a chiudere il 2017 con un utile netto di 1,248 miliardi, 29 centesimi per azione, in calo dell’81% rispetto ai 6,527 miliardi dell’anno precedente. Giro d’affari calato del 15% a 35,41 miliardi. Ora è la volta delle bevande vegetali, adatte anche ai vegani e «senza zuccheri aggiunti», ci hanno tenuto a precisare dalla company. L’inversione di rotta promessa da Quincey nel suo primo discorso da ceo ai dipendenti, sembra pian piano prendere forma: «Abbiamo il coraggio di rischiare».