Arriva la «scatola magica» I numeri diventano immagini
Una parete interattiva. Per far fruttare subito i big data
Ci sono cose che vanno visualizzate. Per essere comprese, approfondite. Oppure per cogliere un punto di vista, un’angolazione rimasta in secondo piano. Pensate alla quantità di tabelle a doppia entrata che servirebbe per analizzare approfonditamente la qualità del servizio, ad esempio, di un corriere espresso: indici di puntualità, prodotti, clientela, variabili di spazio e di tempo. In pratica una serie di successioni numeriche, ascisse e ordinate su un piano cartesiano che rischiano di rimanere mute per chi non ha dimestichezza con i modelli matematici.
Meglio un grafico tridimensionale. E il più possibile interattivo per stimolare le sinapsi e sollecitare la discussione. La tecnologia esiste — super-pc che digeriscono altissime quantità di dati grezzi restituendo immagini evocative per chi ha una cultura umanistica — e sembra già dare i suoi primi frutti. Tanto che a Milano Kpmg ha deciso di inaugurare uno spazio dedicato proprio a quella che loro chiamano data monetisation. È la decima scatola magica nel mondo dopo quelle di Parigi, Londra, Francoforte, New York, Hong Kong e aprirà uffiche cialmente i battenti a metà giugno. «Tutti noi — spiega il coordinatore del progetto, Massimiliano Calogero — abbiamo ormai ben chiaro quanto valore sia possibile estrarre dai dati, il passaggio successivo però è quello di rendere possibile la conversione dei big data in maggiori ricavi per le aziende: fare, appunto, data monetisation. Nel nostro Insight Center cercheremo di velocizzare e semplificare proprio questo passaggio».
Al nono piano della sede Kpmg di via Vittor Pisani è così stata allestita un’area di 500 metri quadrati con pareti video interattive e touchscreen consentono di visualizzare, analizzare e valorizzare enormi masse di contenuti. Il traffico telefonico su una rete, l’e-payment in una determinata area geografica al fine di elaborare dove e cosa si acquista, la presenza di individui in una zona e i loro spostamenti per ottimizzare i servizi di assistenza e di sicurezza, in trend sui social network per gestire la reputazione di un marchio: «Le applicazioni — prosegue Calogero — sono potenzialmente infinite. Si potranno fare analisi in tempo reale su piani di crescita, strategie di ingresso in mercati finora inesplorati, acquisizioni di nuovi clienti, gestione del rischio, progetti di efficienza, audit, analisi per la gestione della fiscalità». Il tutto su un ipad di due metri d’altezza per sei di lunghezza dove i dati del cliente dialogano con scenari complessi e dinamiche macroeconomiche più ampie: d’altronde il trend disegnato dall’osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano dice che sempre di più le aziende hanno compreso quanto manipolare i propri dati correttamente possa creare marginalità. «Valorizzare i big data è infatti ormai una priorità del management — conclude Calogero — e credo che vedere i numeri in maniera nuova possa dare una mano per comprendere le dinamiche e le criticità della propria organizzazione aziendale».