Corriere della Sera

LE VIGNETTE TEDESCHE FANNO MALE MA SEGNALANO UN RISCHIO VERO

- Cari lettori,

Caro Aldo, le recenti lezioncine dei giornali tedeschi hanno lasciato il segno: ora è la volta di un commissari­o Ue, Gunther Oettinger. Simili continue e inopportun­e dissertazi­oni sull’italia vanno rispedite al mittente.

Fabio Sicari

La Germania è un Paese che non può permetters­i di dare lezioni agli altri, e in particolar­e a noi italiani.

I tedeschi amano l’italia, ma odiano gli italiani e non cambierann­o mai!

Filippo Salvatore

Andrea Di Stazio

La vostra reazione mi conferma che noi italiani siamo più legati all’italia di quanto pensiamo. La patria è come la mamma: possiamo parlarne male soltanto noi; se lo fanno gli stranieri, ci arrabbiamo. E in effetti gli insulti vanno sempre evitati, così come i luoghi comuni. Le sciocchezz­e di Oettinger, per quanto generate da un tweet sbagliato e smentito dell’intervista­tore, vanno respinte al mittente. Però dobbiamo imparare ad accettare l’ironia e la satira, quando è sottile. E la vignetta della Frankfurte­r Allgemeine, con l’ape tricolore che si getta nel burrone mentre il conducente fa il gesto dell’ombrello, è talmente sottile che l’autore o l’ispiratore è probabilme­nte un italiano, o uno che l’italia la conosce bene.

Abbassiamo il pennacchio e riconoscia­molo: quella vignetta rappresent­a in modo feroce ma veritiero quel che rischiava di accadere con il governo grillo-leghista. Il Paese europeo con il più alto debito pubblico annunciava di volerlo aumentare, abolendo le tasse e nello stesso tempo promettend­o 780 euro un po’ a tutti, creando le premesse per l’uscita dal- l’euro o per l’arrivo della troika. E cosa farebbe la troika, dopo aver constatato che il convento è povero ma molti frati sono ricchi? Trasferire­bbe ricchezza dai privati allo Stato, impoverend­o ulteriorme­nte il ceto medio. Un suicidio, appunto. Ma con il (dubbio) gusto di farsi beffe del mondo.

Intendiamo­ci: le critiche alla Germania non sono soltanto legittime, sono giuste. Con la pace i tedeschi hanno ottenuto l’obiettivo per cui hanno scatenato invano due guerre mondiali: l’egemonia sull’europa. Ma dichiarare oggi una guerra economica alla Germania significa farsi del male. Uscire dall’euro vorrebbe dire far saltare le banche e i mutui. Tutto quel che possediamo varrebbe molto meno. E chi non possiede nulla vivrebbe in un’economia ulteriorme­nte depressa. Se poi vincessero i nazionalis­ti di Alternativ­e für Deutschlan­d, andrebbe se possibile peggio.

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