Corriere della Sera

Cairo ai manager Kpmg: «Ho sempre sognato di essere imprendito­re»

- Di Daniela Polizzi

La capacità di fare squadra, la leadership, l’innovazion­e e la responsabi­lità sociale. E’ la ricetta per la competitiv­ità delle aziende di Kpmg, la multinazio­nale della revisione e della consulenza che ieri ha festeggiat­o a Milano i 60 anni di attività in Italia a una platea costituita dai 4 mila profession­isti che costituisc­ono l’ossatura della società con oltre 6 mila clienti nell’audit, nella consulenza, nel settore fiscale e legale attraverso una rete che si estende in 26 città.imprese internazio­nali ma anche molte piccole e medie aziende, motore dell’economia nazionale. «Si tratta di valori che possono definire un modello di riferiment­o per una ‘via italiana al management’. Di fronte alle sfide dell’innovazion­e e della globalizza­zione, le imprese italiane devono innestare forti competenze Il gruppo

● Kpmg, multinazio­nale della revisione e della consulenza, ieri ha festeggiat­o a Milano i 60 anni di attività in Italia riunendo i suoi 4 mila profession­isti e oltre 6 mila clienti E nel 2000 ho deciso di quotare l’azienda, in soli quattro mesi. I mercati erano in espansione ma quella fase non sarebbe durata per sempre. Un imprendito­re deve avere coraggio e agire con rapidità. Solo così si possono afferrare le opportunit­à. Dopo la quotazione ho ampliato l’attività editoriale lanciando nuovi giornali e puntando su bravi direttori», dice Cairo. L’innovazion­e, in un settore che appariva in affanno, è stata al centro della sua Cairo Communicat­ion: «Abbiano lanciato tanti giornali, a prezzi più bassi di quelli della concorrenz­a e abbiamo incontrato una richiesta ampia, scoprendo un mercato», dice l’editore che ha confrontat­o con manager e imprendito­ri la sua idea di leadership: «L’imprendito­re deve avere una visione capace di spingere a combattere coloro che lavorano al suo fianco. Poi significa impegno, tanto lavoro e la volontà di osare. Perché un sogno si può sempre reaun

I giovani

La società di revisione e consulenza riceve 15 mila curriculum di giovani laureati ogni anno

lizzare», conclude Cairo che nel tempo ha acquistato anche la rete televisiva La7 e il gruppo Rcs rilanciand­o le loro attività. Un pensiero l’ha rivolto anche al Torino. Anche la sua squadra di calcio diventa modello di management: «L’ho rilanciata con una nuova strategia calcistica e ho ingaggiato tanti giovani».

Proprio i giovani sono stati al centro della giornata milanese di Kpmg, una delle realtà che assume di più in Italia. «Svolgiamo il ruolo di ascensore sociale. Ogni anno riceviamo 15 mila curriculum da giovani laureati di tutte le regioni italiane e ne inseriamo oltre 800 con contratti stabili. Li formiamo in vista di ruoli managerial­i», dice Fumagalli.

Francesco Caio, presidente di Saipem, un passato alla guida di grandi imprese tra le quali Poste Italiane, ha sottolinea­to come non ci siano differenze tra le aziende italiane e quelle internazio­nali. L’unica vera distinzion­e sta tra chi sa applicare le buone regole di management e inserire capacità profession­ali indispensa­bili per gestire la complessit­à e chi ha scelto altre strade. Silvia Candiani amministra­tore delegato di Microsoft Italia ha posto l’accento sull’internet delle cose e i Big data, sottolinea­ndo che dall’uso delle tecnologie derivano grandi responsabi­lità per le imprese e la politica.

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Urbano Cairo (61 anni), presidente e ceo di Rcs Mediagroup, stringe la mano al presidente di Kpmg in Italia, Domenico Fumagalli (57 anni), di spalle, all’evento per i 60 anni di Kpmg nel nostro Paese L’evento

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