Corriere della Sera

L’addio a sorpresa al Real campione «La scelta giusta per me e per il club Dopo tre anni è meglio cambiare»

- Carlos Passerini

Ronaldo Dico solo che sono orgoglioso di essere stato un tuo giocatore, grazie di tutto mister

Capello Successe anche a me, io vinsi e mi cacciarono ugualmente Questa volta è stato Zidane ad andarsene

Nadal È dura accettare che Zidane se ne vada È un grande allenatore, rappresent­a i valori giusti

un cambio, di un’altra metodologi­a di lavoro, di un altro discorso» ha spiegato il francese in un altro passaggio interessan­te, quando — forse involontar­iamente — ha ammesso che questa era la scelta giusta «per me e poi anche per il club», mettendo nell’ordine prima se stesso e poi il Madrid. Questo mentre accanto a lui Perez abbozzava: «Non me l’aspettavo». Sarà, fatto sta che l’argentino Mauricio Pochettino — tecnico per il quale il presidente dei Galacticos ha più volte espresso la propria stima — di recente ha rinnovato fino al 2023 col Tottenham facendo però inserire una clausola per liberarsi in caso di chiamata del Madrid. Il favorito assoluto per la succession­e è lui, gli outsider sono nell’ordine il c.t. tedesco Löw, la soluzione interna Guti, il nostro Conte. Comunque vada, somiglia tanto all’inizio di un gran ballo delle panche europee.

E Zizou? Dice che non cercherà un’altra squadra e forse è così, anche perché una squadra già ce l’ha, è la Nazionale francese e il dubbio riguarda solo quando la prenderà in mano, se già in autunno dopo il Mondiale in caso di fiasco oppure più avanti. Ieri lo ha ammesso lo stesso attuale tenutario della panchina Bleus, Didier Deschamps, che ora dovrà fare i conti con l’ombra lunga del suo ex compagno alla Juve: «Un giorno sarà il c.t.». È la destinazio­ne naturale, perfetta per un formidabil­e gestore di talenti come lui, ma ideale anche perché fu proprio con addosso la maglia della Nazionale, anno 2006, nella notte azzurra della testata a Materazzi, che disse addio al calcio. C’è un cerchio da chiudere, il cerchio perfetto. E Zizou di perfezione se ne intende, anche se non lo sapevamo, anche se fino in fondo non gli credevamo.

Senza squadra

Il dispiacere di Perez: «Non me l’aspettavo» Zidane non ha squadra ma il futuro è la Francia

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