L’addio a sorpresa al Real campione «La scelta giusta per me e per il club Dopo tre anni è meglio cambiare»
Ronaldo Dico solo che sono orgoglioso di essere stato un tuo giocatore, grazie di tutto mister
Capello Successe anche a me, io vinsi e mi cacciarono ugualmente Questa volta è stato Zidane ad andarsene
Nadal È dura accettare che Zidane se ne vada È un grande allenatore, rappresenta i valori giusti
un cambio, di un’altra metodologia di lavoro, di un altro discorso» ha spiegato il francese in un altro passaggio interessante, quando — forse involontariamente — ha ammesso che questa era la scelta giusta «per me e poi anche per il club», mettendo nell’ordine prima se stesso e poi il Madrid. Questo mentre accanto a lui Perez abbozzava: «Non me l’aspettavo». Sarà, fatto sta che l’argentino Mauricio Pochettino — tecnico per il quale il presidente dei Galacticos ha più volte espresso la propria stima — di recente ha rinnovato fino al 2023 col Tottenham facendo però inserire una clausola per liberarsi in caso di chiamata del Madrid. Il favorito assoluto per la successione è lui, gli outsider sono nell’ordine il c.t. tedesco Löw, la soluzione interna Guti, il nostro Conte. Comunque vada, somiglia tanto all’inizio di un gran ballo delle panche europee.
E Zizou? Dice che non cercherà un’altra squadra e forse è così, anche perché una squadra già ce l’ha, è la Nazionale francese e il dubbio riguarda solo quando la prenderà in mano, se già in autunno dopo il Mondiale in caso di fiasco oppure più avanti. Ieri lo ha ammesso lo stesso attuale tenutario della panchina Bleus, Didier Deschamps, che ora dovrà fare i conti con l’ombra lunga del suo ex compagno alla Juve: «Un giorno sarà il c.t.». È la destinazione naturale, perfetta per un formidabile gestore di talenti come lui, ma ideale anche perché fu proprio con addosso la maglia della Nazionale, anno 2006, nella notte azzurra della testata a Materazzi, che disse addio al calcio. C’è un cerchio da chiudere, il cerchio perfetto. E Zizou di perfezione se ne intende, anche se non lo sapevamo, anche se fino in fondo non gli credevamo.
Senza squadra
Il dispiacere di Perez: «Non me l’aspettavo» Zidane non ha squadra ma il futuro è la Francia