Rileggere (con ironia) la tradizione L’uomo dell’anello paradossale
Nuovo dialogo fra montatura e pietra. Così Pomellato ridisegna il «solitario»
Il solitario con brillante, rivisitato. «L’unico approccio creativo possibile era quello paradossale, oltre gli schemi classici. Era questo che dovevo fare: andare oltre la comfort zone della montatura “a cestino” che abbraccia il brillante — spiega Vincenzo Castaldo, direttore creativo di Pomellato —. Amo il paradosso quando devo ripensare pietre tradizionali».
Ed eccolo il risultato dell’elaborazione «paradossale» di Castaldo: un anello con solitario in diamante, un anello di fidanzamento, che sorprende per le forme e i modi in cui la gemma dialoga con il metallo. «Infatti la seconda sfida era creare un dialogo nuovo, originale, tra la montatura e la pietra — continua —. E fare questo valorizzando molto la montatura, non più cenerentola». Come ci è riuscito? «Ho immaginato una forma primordiale per la montatura, morbida e fluida, nella quale ho incastonato il diamante taglio brillante».
Nessun timore che l’abbraccio morbido e voluttuoso dell’oro potesse penalizzare la luminosità del diamante? Meno una gemma è imbrigliata dalla montatura e più ha possibilità di riflettere la luce. «Accetto la provocazione, ma il tipo di incastonatura che ho scelto per la collezione Nuvola rinuncia, è vero, a un riflesso in più, ma a vantaggio di una inedita morbidità del gioiello. L’esatto opposto insomma di quei diamanti “sospesi” su fili di nylon come andava di moda negli anni ‘80».
Un anello di fidanzamento nuovo, anche nella sua scelta «sostenibile». «Il gruppo Kering cui fa capo Pomellato si è avviato lungo un percorso sostenibile e, come maison di gioielli abbiamo pensato che i primi bijoux che avremmo dovuto realizzare secondo questi nuovi canoni non potevano essere che anelli in diamanti, le gemme che sin dagli anni Duemila attraverso il percorso del Kimberley Process sono monitorate e certificate — conclude Castaldo —. E abbiamo abbinato ai diamanti l’oro che non poteva quindi che essere oro fairmined, eticamente estratto».