Corriere della Sera

Sale operatorie a rilento per ferie

Al Gaslini di Genova protestano i genitori dei piccoli malati. Il caos per il piano ferie

- Di Elena Tebano

Emergenza all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Rimandati una cinquantin­a di interventi chirurgici per la mancanza di personale nelle sale operatorie. Il rimpallo sulle responsabi­lità.

Sul motivo del rinvio sono tutti d’accordo: carenza di personale nelle sale operatorie. Sulle responsabi­lità un po’ meno. All’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, nei giorni scorsi sono stati rimandati all’autunno 50 interventi chirurgici «non urgenti e programmab­ili» (nessuno che riguardi oncologia o ematologia) rispetto ai 2.300 previsti nel periodo estivo. «Avevamo l’appuntamen­to da quattro mesi, ma ce lo hanno detto sei giorni prima dell’operazione: forse hanno sbagliato la programmaz­ione?», chiedono due mamme.

Una notizia che ha sorpreso anche l’assessora alla Salute della Regione, Sonia Viale: «Ho saputo del rinvio solo quando le famiglie erano già state avvertite — dice — e ho convocato i vertici dell’ospedale: abbiamo aumentato di un milione di euro le risorse per il personale e non dovevamo arrivare a questa situazione. Adesso voglio che le famiglie dei pazienti coinvolte siano assistite e rassicurat­e durante questi mesi di attesa».

Silvio Del Buono, direttore sanitario del Gaslini, sostiene invece che l’ospedale ha fatto tutto il possibile per evitare che mancasse il personale per il piano ferie: «Il 20 aprile avevamo fatto un bando per assumere 8 infermieri, ma la legge prevede che i vincitori abbiano 30 giorni per decidere se accettare o no l’assunzione e al momento lo hanno fatto solo due di loro». Complice il fatto che il concorso era nazionale e i candidati provenient­i da altre regioni fanno più concorsi e aspettano gli esiti di tutti. «Molti infermieri sono residenti al Sud e se poserano sono non vengono al Gaslini — spiega Sandro Alloisio, responsabi­le Cgil Funzione pubblica dell’ospedale —. Gli anestesist­i poi mancano in tutta Italia». Al Gaslini manca ancora il bilancio preventivo per il 2018 e le otto assunzioni in deroga (l’ospedale ne chiedeva 18), inoltre nei prossimi tre anni dovrà fare i conti con un finanziame­nto di 13 milioni di euro in meno. Sullo sfondo c’è anche la polemica sulla gestione della sanità da parte della Regione: Del Buono di recente ha dichiarato di aver chiesto la pensione anticipata perché non si riconosce nelle scelte di «privatizza­zione» e tagli della giunta di centrodest­ra.

Per adesso l’ospedale ha deciso di assumere cinque infermieri interinali, nell’attesa dei risultati del bando. «Stiamo cercando ogni possibile soluzione per assicurare prima possibile la maggior funzionali­tà delle sale operatorie» ha spiegato il direttore generale Paolo Petralia. Ma non basteranno: «Non possiamo metterli subito al lavoro da soli — avverte Del Buono —: buona prassi è che facciano prima un periodo di affiancame­nto. Ne va della sicurezza dei pazienti». Per i bambini in cura al Gaslini significhe­rà comunque dover aspettare per interventi che vorrebbero presto dietro di sé.

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