Il nodo del riordino degli sgravi
La «flat tax» con due aliquote per famiglie, partite Iva e imprese, e un fisco più semplice negli adempimenti. Cominciando dallo stop a redditometro e spesometro «strumenti di rilevazione del reddito anacronistici e vessatori». La tassa con due sole aliquote al 15 e al 20% sopra e sotto 80 mila euro di reddito avrebbe un costo molto elevato, tra 60 e 100 miliardi di euro, senza contare il maggior gettito che potrebbe generare, alleggerendo il conto.
Anche la flat tax dovrebbe essere introdotta gradualmente, per «moduli». Tra aliquote e deduzioni per i carichi familiari, dovrebbe favorire soprattutto i contribuenti con i redditi più elevati, da 30 mila euro annui in su. Ma avrebbe una 3 clausola di salvaguardia per evitare che qualcuno si trovi a pagare più di oggi. La tassa piatta è la premessa per un fisco più semplice e «amico» dei contribuenti.
Si punta ad eliminare l’onere della prova a carico dei contribuenti, e tutti gli strumenti presuntivi di accertamento, «almeno nei casi di comprovata regolarità fiscale dei contribuenti». Il programma prevede anche una sanatoria sulle cartelle esattoriali non pagate, ma solo in caso di difficoltà economica dimostrabile. Oltre alle semplificazioni e agli sgravi il governo ipotizza anche più controlli e pene più pesanti. Il programma Lega-m5s prevede infatti l’inasprimento delle sanzioni, fino al carcere «vero»per gli evasori.