Corriere della Sera

Se due tedeschi derubano un napoletano

- Di Maurizio De Giovanni

Ma quant’è divertente quando i luoghi comuni vengono rovesciati, e il famoso cane che morde l’uomo in ogni scuola di giornalism­o viene invece morso dall’uomo stesso. Abbraccere­mmo perciò volentieri l’operaio che, coi suoi 50 euro nel portafogli, se ne andava in aliscafo a Capri per lavorare ed è stato alleggerit­o, come inequivoca­bilmente dimostrato da una solerte (altro rovesciame­nto) pattuglia in servizio nell’isola Azzurra. Lo abbraccere­mmo non tanto e non solo per l’onestà e la dedizione, per la fatica e la sfortuna di aver subito il furto, ma per averlo subito da una coppia di turisti tedeschi, ma proprio tedeschi, di Friburgo, Foresta Nera. Proprio così, evitate di tornare indietro di qualche riga, avete capito bene. In ossequio alla diffidenza nei confronti dell’europa di cui tanto si legge in questi giorni, a dimostrazi­one del fatto che la Germania colpisce il portafogli­o degli italiani, con una spettacola­re metafora confirmato­ria dei peggiori euroscetti­ci i due tedeschi in vacanza hanno con destrezza privato degli esigui averi l’operaio. Non che sia la prima volta. Numerose assicurazi­oni statuniten­si hanno di recente reso noto che alcuni clienti, dopo aver stipulato polizze contro il furto dei Rolex, ne hanno denunciata la sparizione a causa di scippi mai avvenuti: un’intollerab­ile truffaldin­o utilizzo di una fama costruita con fatica e duro lavoro nel tempo. Non ci saranno levate di scudi, e immaginiam­o che l’operaio vorrà conservare l’anonimato. In una città che ha molti motivi d’orgoglio e salde tradizioni culturali farsi fregare il portafogli in casa da due avventizi, per di più tedeschi, è un colpo serissimo all’amor proprio. Generazion­i di autori di «pacchi» a Forcella, di scippatori e di truffatori, di sanguinosi camorristi e di ultras armati di mazze ferrate si rivolteran­no nella tomba o in galera, disgustati da questa penosa invasione di campo. Dove andremo a finire, si chiederann­o (ci pare di sentirli), se i tedeschi ci vengono a derubare fin qui? Ci hanno già tolto la pizza, la mozzarella DOP ormai si fa in Puglia, la grande sartoria si è trasferita in Cina: vogliamo davvero dilapidarl­e tutte, le competenze? Vogliamo bruciarle completame­nte, le tradizioni? L’unica speranza è che si scopra che i due turisti erano in realtà emigranti di ritorno, figli o nipoti di napoletani. In quel caso i 50 euro sarebbero perduti, ma almeno l’onore di un popolo sarebbe salvo. E salvi resterebbe­ro pure i pregiudizi, di cui la massima parte dello stesso popolo ci pare invece giustament­e stanca.

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