PERCHÉ IL GOVERNO CONTE È IL PIÙ POPOLARE
Caro Aldo, Di Maio è inciampato nella grammatica ancora una volta, ma stavolta il suo «soddisfando» sembra una boutade. Delio Lomaglio
Dopo svariati anni e svariati tecnocrati abbiamo finalmente il governo votato dagli italiani. Rosella Galini
Ieri urlavano, oggi sorrisi e foto ricordo. Domani daranno la colpa delle promesse mancate a chi c’era prima e tutto rimane com’è. Fabrizio Nenni
Sono felice che l’italia abbia un governo e se i ministri dimostreranno di non essere capaci di mantenere le promesse della campagna elettorale, alle prossime elezioni andranno a casa. Questa è la vera democrazia! Francesco Casile
Cari lettori,
Questo è il governo con il maggior consenso degli ultimi tempi. Oggi i 5 Stelle sono al 30%, la Lega quasi. Caleranno, ma non subito. Gli elettori di entrambe le fazioni sentono il governo come proprio. Certo ci sono anche giuste preoccupazioni, dovute sia all’inesperienza di quasi tutti i ministri, sia alle troppe promesse impossibili da realizzare per una ragione molto semplice: non ci sono i soldi. Eppure il governo ha creato fortissime aspettative e gode di ampie simpatie popolari; e non solo per via delle promesse.
Uno dei segreti dell’incredibile ascesa dei 5 Stelle, e in parte anche di quella della Lega, è che per la prima volta l’elettore ha l’impressione di essere rappresentato da una persona che sente simile a lui. È il frutto della rivolta contro l’establishment, e anche della civiltà della Rete, improntata sul narcisismo e sull’elogio dell’incompetenza. Il talento e lo studio non rendono simpatici; rendono sospetti. I politici in cui ho trovato maggiore capacità di elaborazione politico-culturale, da Amato a Tremonti, sono i più invisi all’opinione pubblica, i loro nomi vengono citati nelle metafore negative: «Non possiamo allearci con Brunetta» si sentiva dire dalle parti del Pd, quando Brunetta è palesemente la testa migliore del centrodestra. Il vuoto di certe dichiarazioni e di certe espressioni non suscitano diffidenza, ma simpatia. Di Maio non è popolare nonostante sbagli il congiuntivo, ma anche perché sbaglia il congiuntivo. Poi ci sono i professori che in questi anni hanno cercato il rapporto con i futuri vincitori. Giuseppe Conte ha vinto il concorso. Auguri, a lui e a noi.