Corriere della Sera

Il paziente Molinari inquadra il terzo Open

Golf: a 18 buche dalla fine è a un colpo da Slattery. In corsa anche Manassero

- Marco Dal Fior

SOIANO DEL LAGO Chi fermerà Francesco Molinari? L’alfiere azzurro, in seconda posizione a un colpo dal leader, anche dopo il terzo giro sente profumo di vittoria. L’idea di bissare nel giro di una settimana il primo posto in una tappa delle Rolex Series, i tornei milionari del Tour europeo, e di agguantare il terzo Open d’italia della carriera deve solleticar­lo parecchio. «Siamo vicini, 13 in 4 colpi, può succedere di tutto», si schermisce. Anche se, dovendo indicare l’avversario più pericoloso, punta il dito su Danny Willett, il rivale con cui due anni fa a Milano combatté buca su buca e con cui partirà anche oggi. «L’ho visto bene, gioco solido come nei periodi migliori, quando vinse il Masters».

All’open d’italia tutti giorni cambia il leader, non gli inseguitor­i. Nella terza giornata il dio dei green ha benedetto l’inglese Lee Slattery, 40 anni, 20 dei quali passati sul Tour europeo, con un bottino di 2 vittorie. Ieri ha consegnato uno score di 9 colpi sotto il par, il miglior risultato di questo 75° Open d’italia. Nei giorni scorsi navigava a -7, si è quindi portato in testa a -16. Con Molinari lo insegue a un colpo il danese Olesen, 29 anni e 4 vittorie.

A differenza degli eroi di giornata, gli inseguitor­i, da Kaymer a Poulter, esibiscono gioco regolare e risultati costanti, senza picchi eccezional­i, ma anche senza errori devastanti. A dire la verità il ruolino di marcia di Molinari è stato scalfito da un bogey. È successo alla buca 6, un par 4 in salita dove venerdì aveva portato a casa un birdie. Si è così fermata dopo 85 buche senza errori la rincorsa al record di Tiger che nel 2001 riuscì a infilarne 91 senza mai marcare un bogey. Poi una serie di birdie ha rimesso le cose a posto e per il terzo giro consecutiv­o Chicco ha chiuso a 5 colpi sotto il par. «Mi è mancato un po’ il drive, il colpo di partenza. In compenso sui green ho espresso il gioco migliore».

Manassero ha raddrizzat­o nel finale una giornata storta. Dopo due errori nelle prime 6 buche, dalla settima in poi ha messo il turbo concludend­o al 14° posto, a 5 colpi dai leader. «Sono soddisfatt­o — ha spiegato — dopo un inizio incerto, sono riuscito a mantenere il sangue freddo, pensando solo allo swing che stavo per fare». Cinque colpi dalla testa del torneo non sono pochi, ma neanche impossibil­i da colmare. «Se Slattery è riuscito a chiudere il terzo giro a -9, perché nel quarto non potrei riuscirci io?».

Venerdì sera gli italiani in lizza per un super assegno (il primo stasera intascherà un milione di dollari più qualche spicciolo, il quarto quasi 300 mila) erano due. Ieri alla coppia si è aggiunto il toscano Lorenzo Gagli, risalito di 23 posizioni con un grande giro in 66 colpi. Ora è a sole 6 lunghezze dai leader.

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(Lapresse) Azzurro Francesco Molinari, 35 anni, prende le misure per un colpo sul green

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