Corriere della Sera

Conte debutta in Aula Il primo messaggio è diretto all’europa

Il premier indicherà anche le scadenze del programma

- di Marco Galluzzo

ROMA Sarà un esordio parlamenta­re, oltre al primo vero discorso politico di Giuseppe Conte. Alle 12 in Senato, e poi alla Camera, dove l’intervento verrà solo presentato per restare agli atti, il nuovo presidente del Consiglio chiederà la fiducia per il governo. I punti salienti saranno quelli contenuti nel programma siglato da Lega e 5 Stelle, in primo luogo la riforma della legge Fornero, dunque il tema pensioni, e il reddito di cittadinan­za. La parola chiave, fanno sapere i suoi collaborat­ori, sarà cambiament­o, rottura con il passato, politiche di stampo diverso, a cominciare dal carcere duro per i grandi evasori.

Di sicuro sarà interessan­te vedere all’opera per la prima volta Giuseppe Conte davanti a più di 300 senatori, sarà il primo impatto fra l’aula e il nuovo capo del governo, e sarà anche il primo confronto, nel dibattito che ne seguirà, fra la maggioranz­a e i partiti che stanno all’opposizion­e, da Forza Italia al Pd.

Il premier ha lavorato fino a tarda sera. Lo stesso Conte ha postato in «tempo reale» una foto che lo ritrae al lavoro nel suo ufficio a palazzo Chigi. «Domani sarà un giorno importante in cui il Parlamento sarà chiamato a dare la fiducia al governo del cambiament­o. A domani !», il suo commento alla foto.

Una buona parte del discorso sarà dedicata all’europa, al fatto che abbiamo il diritto di chiedere delle riforme, visto che abbiamo contribuit­o a fondarla. L’ambizione è quella di riuscire a contare di più rispetto al passato, di essere maggiormen­te presenti ai tavoli istituzion­ali della Ue, di riuscire a dettare almeno una parte dell’agenda delle riforme, a cominciare dal tema degli immigrati e dal fatto che maggiore sicurezza e controllo, sul nostro territorio, può anche significar­e un contributo finanzia- rio europeo, visto che la Merkel, come altri esponenti europei, ammette apertament­e che sul tema siamo stati in qualche modo abbandonat­i da Bruxelles e dai principali partner.

Il programma, è una tentazione che circolava ieri pomeriggio, potrebbe essere declinato per step, con tempi precisi di attuazione, seppur nei limiti delle disponibil­ità della finanza pubblica e delle regole del bilancio. Se Conte si spingerà sino a dare delle scadenze, ad esempio su flat tax, immigrazio­ne, pensioni, reddito di cittadinan­za, sicurament­e farà discutere, nel bene e nel male.

Di sicuro ci saranno altri temi

I grandi evasori

La tentazione di un piano per gradi: tra i temi, il carcere duro per i grandi evasori

discussi in queste settimane, contenuti nel contratto di governo e anticipati ieri da Palazzo Chigi: il superament­o del regolament­o di Dublino, che riguarda i rifugiati; ci sarà un focus su semplifica­zione amministra­tiva e deburocrat­izzazione, un passaggio sugli appalti, sulla necessità di farli ripartire, nel segno della legalità e delle regole.

Su giovani e lavoro si farà riferiment­o alla Costituzio­ne, al primo articolo della Carta, declinando le promesse elettorali: ovvero un maggiore sostegno a chi oggi è ai margini della società, ma allo stesso tempo, come ha chiesto la Lega, intreccian­do l’obiettivo di una maggior reddito sociale per gli incapienti con la garanzia di impegno e responsabi­lità da parte di chi saranno i destinatar­i. Ovviamente non potrà mancare un accenno all’euro e in questo caso il canovaccio appare già scritto: vogliamo restare dentro il sistema monetario, ma vogliamo anche cambiarlo.

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 ??  ?? Al lavoro Giuseppe Conte, 53 anni, ieri nel suo studio a Palazzo Chigi. «Al lavoro fino a tarda sera sul discorso alle Camere», ha scritto pubblicand­o la foto sui social
Al lavoro Giuseppe Conte, 53 anni, ieri nel suo studio a Palazzo Chigi. «Al lavoro fino a tarda sera sul discorso alle Camere», ha scritto pubblicand­o la foto sui social

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