Corriere della Sera

Droga, arrestati il capo ultrà del Milan e l’ex steward dell’inter

- G. San.

Si alzava all’alba, quando c’era una consegna. E alle 6 e mezza del mattino apriva il cancello del «Clan 1899», il circolo di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, che da sempre è il ritrovo degli ultras del Milan. I corrieri albanesi arrivavano spesso con una Smart. Entravano e uscivano, pochi minuti per consegnare hashish e marijuana. A riceverli, avevano preteso che fosse sempre lui (o al massimo un suo uomo di fiducia): Luca Lucci, 37 anni, capo della curva rossonera a San Siro, rientrato allo stadio soltanto qualche mese fa alla scadenza dell’ultimo Daspo. Lucci in realtà era soltanto un «cliente», pur se acquistava all’ingrosso, di due gruppi di trafficant­i su cui hanno indagato per un anno i poliziotti del commissari­ato «Centro» di Milano, una piccola e tenace squadra investigat­iva guidata dal dirigente Ivo Morelli e dal suo vice Gianluca Cardile. La droga non veniva smerciata in curva, «perché sarebbe troppo rischioso tenere attiva una rete di spaccio su vasta scala in uno stadio molto controllat­o». L’inchiesta però documenta l’osmosi tra ambienti del tifo organizzat­o e la criminalit­à. Coordinati dal procurator­e aggiunto Laura Pedio e dal pm Andrea Fraioli, i poliziotti sono partiti da un medio spacciator­e di quartiere e sono arrivati a 22 ordini d’arresto, 46 denunce, oltre 600 chili di droga sequestrat­i. Tra gli acquirenti di medio livello, anche Massimo Mandelli, 59 anni, ex capo degli steward dell’inter (per una società esterna a quella calcistica) ed attuale candidato in una lista collegata con Casapound alle elezioni amministra­tive del prossimo 10 giugno a Cerro Maggiore.

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