La ministra ferma il molestatore: «Mai far finta di nulla»
Gli atti osceni in strada a Roma, Bongiorno lo affronta con un’altra donna. La chiamata al 112
ROMA «Non sono affatto un supereroe. E non c’entra niente che sono ministro. Queste cose accadono. L’importante è non voltarsi dall’altra parte. Io non l’ho mai fatto».
Giulia Bongiorno, neoministra della Pubblica amministrazione nel governo di Giuseppe Conte, liquida così, con una battuta, l’episodio sgradevole che l’ha coinvolta domenica pomeriggio, mentre all’uscita dalla messa, con il figlio per mano, si è trovata a dover fronteggiare gli atteggiamenti osceni di un uomo visibilmente alterato.
In pieno centro di Roma, intorno alle 17.45 l’uomo, che
d Non sono certo un supereroe Queste cose capitano, vanno fermate
a detta dei presenti non era un clochard ma aveva il tipico atteggiamento di chi può avere abusato di alcol o altre sostanze, era sdraiato in mezzo alla strada in via Capo Le Case. Per soccorrerlo la ministra e un’altra passante si sono avvicinate. Ma a quel punto lui si è alzato e ha cominciato a denudarsi, fare atti osceni e tentare di molestare la signora, di circa 40 anni. I modi aggressivi e la stazza imponente uniti allo stato di alterazione lasciavano pochi dubbi sulle sue intenzioni. Ma nel gran via vai del passeggio domenicale in molti hanno evitato di guardare e intervenire. Dopo due chiamate al 112 è arrivata una pattuglia che lo ha bloccato mentre lamentava forti dolori addominali. A quel punto diversi curiosi si sono avvicinati e hanno fatto capannello. Mentre poco prima a fronteggiare quell’uomo alto e robusto si erano ritrovate da sole due donne e un bambino.
Da anni in prima linea nella difesa delle donne dalla violenza di genere, Giulia Bongiorno, da presidente della commissione giustizia alla Camera, si è battuta per la legge contro lo stalking, approvata nel 2009. E anche di recente ha continuato a suggerire modi per migliorarne l’applicabilità.
Assieme a Michelle Hunziker, ha dato vita alla fondazione «Doppia Difesa-onlus», la cui finalità è focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle discriminazioni, gli abusi, le violenze contro le donne, offrendo sostegno, assistenza e tutela alle vittime di tali fenomeni. Ma, soprattutto, non ha mai smesso di denunciare che molti episodi non vengono denunciati e troppi non vengono presi sul serio. Se nelle dichiarazioni pubbliche tutti si dicono indignati dalle violenze, poi nei fatti sono pochi quelli che hanno il coraggio di schierarsi dalla parte delle vittime. A volte per paura. Altre per semplice indifferenza. Stavolta è finita con l’intervento della pattuglia dei vigili urbani. Ecco perché la ministra dice: «L’importante è non voltare lo sguardo».
Fuori dalla chiesa
Era appena uscita dalla messa pomeridiana con il figlio per mano Nessuno è intervenuto