Seaview, la nave dei record di Msc «Un piano da 10,5 miliardi di euro»
Consegnata ieri da Fincantieri a Monfalcone, è la più grande mai costruita in Italia
milioni di euro
Il totale degli investimenti richiesti dalla costruzione della Msc Seaview, l’ultima nata della flotta metri
La lunghezza di Msc Seaview che, con un design iconico di svolta nella architettura navale, presenta grandi spazi all’aperto mila
Gli ospiti che potranno trovare accoglienza sulla Msc Seaview, oltre all’equipaggio che sarà composto da 1.413 unità MONFALCONE (GO) Ingegneri, tecnici, operai, artigiani e architetti l’hanno progettata, costruita, accudita, arredata e lustrata fino a quando una bottiglia di champagne lanciata da una bimba di un metro e trenta, Maya Aponte, nipotina del re dello shipping, si è infranta sulla prua della nave, lunga 323 metri e pesante 153 mila tonnellate. L’uomo della bottiglia ha vissuto attimi di tensione (lo diremo) ma proprio in quel momento ieri, nei cantieri di Monfalcone, Seaview è stata ufficialmente consegnata dalla Fincantieri, che ha messo all’opera fino a 10.000 persone al giorno, al cliente Msc che ha investito 800 milioni di euro, champagne compreso. E’ la quindicesima nave da crociera per la flotta di Gianluigi Aponte ed è anche, per la prima volta, il sorpasso nei confronti di Costa Crociere. Seaview è la seconda delle quattro navi di un contratto con Fincantieri che prevede un investimento complessivo di 3,5 miliardi. Complessivamente l’armatore italo-svizzero ha un piano di investimenti da 10,5 miliardi e prevede la costruzione di 12 navi entro il 2026. Ma quella consegnata ieri dall’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, alla Mediterranean Shipping Company in una cerimonia con i governatori di Friuli, Massimiliano Fedriga, e Veneto, Luca Zaia, «è la più grande e tecnologicamente avanzata a essere stata progettata e costruita in Italia», ha detto il presidente esecutivo di Msc, Pierfrancesco Vago. «Quando costruiamo per Msc lo facciamo per un’eccellenza italiana, così come è Fincantieri», ha aggiunto Bono. L’asse Msc-fincantieri ha prodotto notevoli ricadute sul territorio e sull’indotto. Non solo in Friuli, dove «il 15% dell’export pari a 15 miliardi – ha osservato Fedriga – è rappresentato proprio dalla cantieristica», con una filiera di centinaia di aziende che garantisce oltre 14mila posti di lavoro, di cui 9mila nel cantiere di Monfalcone. Ma anche in Veneto: «Il lavoro di Msc Crociere — ha spiegato Zaia — vale sul territorio del Veneto circa 400 milioni di euro in attività dirette e indirette». Vago allarga l’orizzonte affermando che il solo investimento nelle quattro navi ha una ricaduta complessiva di 10 miliardi per l’economia italiana.
Per stare ai numeri, quelli più noti sono di Fincantieri che con i suoi quasi 20 mila dipendenti ha chiuso il 2017 con 5 miliardi di ricavi e un portafoglio lavori da 27,7 miliardi. Ma è una società quotata in Borsa controllata dallo Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti.
Msc è invece interamente della famiglia Aponte che non ha intenzione di quotarla ed è piuttosto gelosa delle informazioni finanziarie. I ricavi 2017 del business crociere sono stati di 2,27 miliardi con un margine lordo (ebitda) di 561 milioni e 311 milioni di utile netto. Da sempre — sostengono i manager del gruppo— i dividendi restano in azienda. Che è ben più grande della sola Msc Cruises, anche se le crociere sono quelle ad aver registrato il maggior sviluppo. Nel settore cargo, dove Msc è il numero due al mondo, non esistono dati puntuali e consolidati ma può essere stimato un fatturato aggregato di circa 20 miliardi e 47 mila dipendenti. In Italia complessivamente il gruppo dà lavoro a 10 mila persone.
Compreso l’uomo della bottiglia, un professionista ad hoc. Cioè colui che soffre di più ad ogni varo. È assunto e pagato per scegliere i nastri e le forbici più adatti, studiare le giuste geometrie, le inclinazioni migliori, ponderare le deviazioni del vento, lo spessore del vetro, con lo scopo (fondamentale per i riti scaramantici del mare) di scongiurare l’ «effetto Serbelloni Mazzanti», ovvero la bottiglia che resta integra.