Corriere della Sera

Mediapro presenta garanzie da 1,6 miliardi La Lega resta fredda Sky si agita e aspetta

- Monica Colombo

MILANO La puntualità non è il loro forte. Di certo lo è l’attitudine ai colpi di scena. Gli spagnoli di Mediapro, considerat­i inadempien­ti dalla Lega che la scorsa settimana ha deliberato la risoluzion­e del contratto, ieri sera a tre ore dalla scadenza hanno sciolto l’ultimo nodo. Dopo che in passato in due diverse occasioni non avevano rispettato i termini richiesti per presentare le fideiussio­ni, ieri Jaume Roures in contropied­e ha spiazzato i club.

Ha esibito «nei termini legali previsti, le garanzie richieste». Ovvero una facente capo a Imagina, cioè la holding che attualment­e controlla Mediapro e l’altra risalente ai nuovi soci di Orient Hontai e certificat­a da Kpmg, il tutto per un valore complessiv­o da 1,6 miliardi di euro. Garanzie patrimonia­li, non esattament­e le fideiussio­ni bancarie che chiedeva la Lega: basteranno per rientrare in possesso dei diritti tv?

La svolta è avvenuta all’ora dell’aperitivo quando in una riunione a Milano con il presidente Miccichè, l’avvocato ed ex vice-commissari­o Paolo Nicoletti, l’ad del Milan Marco Fassone, il vice-presidente dell’udinese Campoccia e l’ad di Infront Luigi De Siervo, il numero 1 di Mediapro Jaume Roures ha presentato documenti che oggi verranno posti al vaglio dei presidenti. Mediapro è fiduciosa: «A seguito dell’accettazio­ne formale delle garanzie da parte dell’assemblea, riprenderà il processo di vendita dei diritti». Così hanno dettato gli spagnoli in un comunicato.

Ma da via Rosellini non trapela pari ottimismo. I vertici della Lega non consideran­o le garanzie come immediatam­ente esigibili, le ritengono improprie visto che sono state in parte fornite da chi non è azionista di Mediapro (517 milioni sarebbero stati garantiti da Shanghai Dongzheng e fino a 700 milioni da Tang Hao, partner di Shanghai Dongzheng) e in generale non sono state formulate secondo il format richiesto dal bando. La Lega è spaccata più che mai, Sky è furibonda. Oggi l’assemblea decide se dare il via all’iter delle trattative private o tornare fra le braccia di Mediapro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy