Domino allenatori Real e l’idea Allegri la Juve alla finestra
Sarri, Luis Enrique, Wenger: tanti big in attesa
Gli allenatori sono tanti, la panchina una, ma è la più prestigiosa del mondo. Il Real Madrid cerca il successore di Zinedine Zidane e la scelta dei Blancos rischia di avviare un domino europeo. Nella lista dei papabili c’è anche il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri. È un’idea che va di pari passo con la soluzione interna (Guti) e con altri nomi sul taccuino del presidente madrilista Florentino Perez, spiazzato dall’addio di Zizou fresco vincitore della terza Champions League di fila.
La pista Allegri non è per nulla semplice, ma è un’ipotesi credibile anche per i maggiori bookmaker europei, tanto che ora il tecnico bianconero è dato per favorito. Una suggestione, perché strappare Allegri alla Juventus non sarà facile. L’allenatore ha un contratto fino al giugno del 2020, ma non ha ancora firmato il prolungamento. Di certo come profilo sarebbe perfetto per il Real Madrid, orientato di solito a scegliere più un ottimo gestore di spogliatoio che un allenatore dai metodi duri. A Madrid i giocatori contano più di chi sta in panchina che invece deve essere in grado di interpretare bene le stelle e i loro allineamenti, spesso turbolenti. Allegri ha dimostrato di calarsi perfettamente nel ruolo, è abile nel far girare i giocatori, non ha nessun timore a lasciare fuori i big e, più di tutto, è un vincente.
La sua candidatura ha scalato le gerarchie quando è caduta quella di Mauricio Pochettino: il presidente del Tottenham, Daniel Levy, non ha nessuna intenzione di liberarlo dal contratto che lo lega
agli Spurs fino al 2023.
Se il Real vuole Allegri però deve bussare alla porta della Juventus e l’eventuale trattativa non sarà semplice. I bianconeri per ora non si sono posti neppure il problema del successore. I rapporti con Florentino Perez sono ottimi e finora non sono arrivate telefonate per sondare il club bianconero. Marotta ha continui contatti con Allegri e, fino a ieri, il tecnico non ha avvisato il dirigente di aver ricevuto offerte. La Juve però non trattiene nessuno contro la sua volontà e se davvero poi dovesse partire, allora un tentativo si farà con Zidane, pallino di Andrea Agnelli. A oggi è un’opzione non attivata.
Non c’è solo Allegri. I tecnici liberi, o che rischiano di liberarsi, sono tanti: su tutti Maurizio Sarri. L’ex allenatore del Napoli è stato accostato al Chelsea, le quotazioni però sono in picchiata, perché si sono impennate quelle di Laurent Blanc. Corre per la panchina del Chelsea anche Luis Enrique. In troppi però danno per esonerato Antonio Conte, in realtà l’ex c.t. azzurro ha un contratto blindato: se i Blues vogliono cacciarlo devono versargli ben 10 milioni di euro e Roman Abramovich non è ultimamente incline alle spese. Conte libero diventa però un asso pesantissimo nel mazzo dei tecnici, anche se ha poche chance di andare al Real Madrid.
Se Sarri rischia di restare con il cerino in mano, dopo 22 anni all’arsenal Arsene Wenger ha «ancora voglia di allenare, ma devo capire se desidero lanciarmi in un’altra sfida folle». Il francese è un vecchio professore, non un innovatore alla Sarri che ha ricevuto complimenti da tutta Europa ma non trova casa. E così tanti big aspettano una panchina, basta solo non sia quella dei giardini.
Conte e Pochettino L’ex c.t. è sempre sull’orlo dell’esonero Il Tottenham non vuole liberare Pochettino