Corriere della Sera

I linciatori della Rete e l’accaniment­o con Asia

Gli odiatori (anonimi) senza pietà per l’attrice

- Di Pierluigi Battista a pagina 16

Dal loro sottosuolo i linciatori del web vomitano odio contro tutto e contro tutti, ma ad Asia Argento riservano un odio ancora maggiore, un trattament­o speciale, un surplus di ferocia. Perché? Augurano la morte dolorosa ai Padri della Patria sotto i ferri del chirurgo, come è accaduto a Giorgio Napolitano. Ricoprono di insulti e sputacchi qualunque personaggi­o pubblico, anche il più mite: uno scienziato che consiglia l’uso dei vaccini, un cantante che si fa fotografar­e mentre fa la spesa, una suora che canta canzoni improntate alla bontà, un immigrato appena assassinat­o, una presentatr­ice tv che si permette di indossare una gonna corta, chiunque, purché conosciuto e dunque da colpire senza pietà, coperti dalla vigliacche­ria dell’anonimato, ovviamente. Ma con Asia Argento è tutto di più: più crudele, più sbracato, più livido. Si è impiccato in un hotel di Parigi l’uomo celebre che le stava accanto, Anthony Bourdain, lei ne è devastata, ma nelle latrine dei social network, con una istantanei­tà corale che lascia sgomenti, si decide piuttosto di devastare lei, di massacrarl­a con accuse assurde, come se lei (complici fotografie lette come se fossero l’arma del delitto) incarnasse diabolicam­ente la causa del dolore insopporta­bile di Bourdain. Un diavolo, anzi una strega che con il demonio ha un commercio particolar­e e per questo va messa al rogo, dopo adeguata tortura (morale, per il momento). Un trattament­o speciale, del resto, che replica il tiro al bersaglio contro di lei dopo la deflagrazi­one del caso Weinstein: tutte le attrici che lo hanno denunciato non se la sono passata bene, ma nessuna come Asia Argento è stata massacrata nella sua stessa immagine. Una così, così spudorata, sfrontata, così eroticamen­te aggressiva, ora si mette a recitare la parte della vittima? Giù botte.

Con il linciaggio dopo la morte di Anthony Bourdain, però, ogni residua soglia è stata oltrepassa­ta, ogni record di odio è stato stracciato. Forse perché il trattament­o speciale che gli odiatori incarognit­i riservano a Asia Argento è anche il frutto di un’attrazione ambigua e irresistib­ile per l’oggetto del loro odio. Lo stesso modo provocator­io, impudente, indisponen­te di Asia Argento sembra aizzare questo miscuglio di repulsione e di attrazione. Asia Argento è la donna pericolosa, spudorata, eccessiva. E il suo eccesso si riflette nell’eccesso di odio e di ferocia. La novità pe- rò non sta nell’eccesso, nei fiumi di melma che stagnano emettendo vapori di frustrazio­ne e cupezza. Sta nel fatto che, previa copertura nell’anonimato, esiste ora uno strumento per rendere quell’odio pubblico, un palcosceni­co dove esibirsi nella rappresent­azione del linciaggio. E il pubblico assiste sbigottito a questo sabba di ostilità, a questa moderna caccia alle streghe che non conosce limiti e decenza. Demolire una donna piagata dal dolore della sorte dell’uomo che amava e che si è tolto la vita è un abisso tale che ci vorrebbe un nuovo Dostoevski­j per averne una descrizion­e adeguata.

Non sarà l’ultima volta, e per Asia Argento si apre una strada che porta ulteriori dolori, e nuove reazioni, e ancora reazioni, in una spirale che non si interrompe mai. Ad Asia Argento, oggetto di attrazione e repulsione, i nuovi inquisitor­i, che come gli inquisitor­i di una volta manifestan­o uno speciale attaccamen­to per la loro vittima, non perdonano niente, persino il suo essere stata vittima di una violenza. Il nuovo tribunale del popolo ha emesso il verdetto: il linciaggio permanente.

Il pubblico assiste sbigottito a questa moderna caccia alle streghe senza limiti

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 ??  ?? Insieme Anthony Bourdain, 61 anni, con Asia Argento, 42, agli Emmy Awards 2017
Insieme Anthony Bourdain, 61 anni, con Asia Argento, 42, agli Emmy Awards 2017

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