Corriere della Sera

Scontro Italia-malta sulla nave dei migranti Salvini: chiudo i porti Conte attacca l’europa

A bordo in 629. La Valletta: competenza vostra Il premier: Bruxelles non affronta l’emergenza

- Fabrizio Caccia

Al termine di una domenica drammatica, il capitano della nave Aquarius, Alexsandr Kuzmichev, russo di Sebastopol­i, è arrivato all’altezza di Malta e ora tiene i tre motori al minimo in attesa d’istruzioni da Roma. A bordo della nave di Medici senza Frontiere e Sos Mediterran­ée ci sono 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagna­ti, 11 bambini e 7 donne incinte. È tarda sera quando a Palazzo Chigi termina il vertice d’emergenza del premier Giuseppe Conte con i suoi vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. E Conte alla fine pronuncia parole durissime: «Al premier maltese Joseph Muscat che ho contattato personalme­nte questa sera — dice — ho chiesto chiarament­e che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà sull’aquarius. Muscat non ha assicurato però alcun intervento. Si conferma l’ennesima indisponib­ilità di Malta, e dunque dell’europa, a intervenir­e. L’italia è in totale solitudine. Il regolament­o di Dublino va radicalmen­te cambiato».

Il premier italiano ha anche disposto subito «l’invio di due motovedett­e con medici a bordo al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell’aquarius». La nave avrebbe dovuto attraccare oggi a mezzogiorn­o in Sicilia, ma è saltato tutto. Ieri il ministro dell’interno Salvini ha negato l’approdo della nave con i 629 migranti soccorsi la notte scorsa in acque libiche. Salvini aveva scritto subito alle autorità di Malta per invitarle a farsi carico dello sbarco. Ma da La Valletta è arrivato l’ennesimo diniego: il recupero della nave «è stato coordinato dal centro di Roma. Malta, perciò, non ha competenza». È iniziato così il braccio di ferro: «Da oggi anche l’italia comincia a dire no al traffico di esseri umani — ha tuonato Salvini su Facebook — no al business dell’immigrazio­ne clandestin­a». E su Twitter ha lanciato l’hashtag: #chiudiamoi­porti.

Nel governo gialloverd­e c’è intesa piena: Malta «non può continuare a voltarsi dall’altra parte», hanno scritto in un comunicato congiunto lo stesso Salvini e il pentastell­ato Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrut­ture, da cui dipende la Guardia costiera. In sintonia anche l’altro vicepremie­r, Di Maio: quello dei migranti è stato un «fenomeno incontroll­ato. Ma per qualche cooperativ­a fittizia e qualche associazio­ne la pacchia ora sarà finita». «Ben venga l’iniziativa di Salvini nei confronti di Malta», plaude Laura Ravetto di Forza Italia, presidente del comitato Schengen.

E l’aquarius? I sindaci di Palermo e Messina, Leoluca Orlando e Renato Accorinti, si dicono pronti ad accoglierl­a. Intanto, dalla nave, Aloys Vimard capoproget­to di Msf e Nicola Stalla coordinato­re di Sos Mediterran­ée, reclamano ascolto: «Abbiamo scorte di cibo, medicinali e coperte ancora per 4-5 giorni...». E l’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) avverte: «Gli Stati trovino una rapida soluzione».

Le reazioni

I sindaci di Palermo e Messina: «Pronti ad accogliere l’aquarius» L’appello dell’onu

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