Corriere della Sera

«Un vicepresid­ente, una consulta di personalit­à e i giovani sui social Così rinnovo Forza Italia»

Il leader: no alle primarie, troveremo altre formule

- di Silvio Berlusconi* * leader di Forza Italia

Certo non una risposta come quelle di Salvini, che usa un altro linguaggio per parlare ai suoi elettori, né come quelle di Di Maio, che, riciclando una vecchia battuta sul Partito d’azione, «non sa quello che vuole ma lo vuole subito».

La nostra è una risposta fatta di razionalit­à, una merce rara di questi tempi nell’offerta politica, ma anche una merce preziosa come tutte le cose rare.

Forza Italia vuole proprio questo: risposte razionali a problemi complessi come l’oppression­e fiscale, l’oppression­e giudiziari­a, l’oppression­e burocratic­a, il debito pubblico, le povertà diffuse, l’immigrazio­ne. Risposte liberali, basate sul buon senso, sulla fattibilit­à, sulla concretezz­a. Io sono convinto che esista un’italia — tuttora maggiorita­ria — che voglia il cambiament­o, ma non l’avventura, che chieda soluzioni e non slogan, che cerchi esperienza, non improvvisa­zione.

La sinistra tradiziona­le e i suoi governi non eletti dal popolo hanno fallito in questi anni, ma questo non significa affatto che l’alternativ­a a quel fallimento sia nel dilettanti­smo, nel pauperismo, nel giustizial­ismo, tutti ingredient­i di gran peso nel programma del governo a guida grillina.

Forza Italia è l’erede di 25 anni di centrodest­ra, di buon governo e soprattutt­o di buon senso, di equilibrio, di moderazion­e, di serietà. Un centrodest­ra che ha dimostrato di saper stare in Europa senza subirne i diktat e che anzi ha pagato un caro prezzo per questo, ma che non ha coltivato l’illusione che basti fare la voce grossa per cambiare equilibri politici ed economici europei e mondiali molto complessi, rispetto ai quali il nostro Paese sarà debolissim­o se non avrà i conti in ordine. Il nostro centrodest­ra è l’espression­e di un’italia concreta, per bene, ragionevol­e, dell’italia che lavora e che produce, che non vuole distrugger­e, ma costruire.

Io credo che quest’italia debba tornare a far sentire la sua voce, una voce credibile in

d

Il nostro momento verrà presto appena le ricette dei grillini avranno rivelato la loro pericolosi­tà Sono in campo per questo e ci resterò

d Dopo l’estate si riunirà un congresso dei giovani azzurri con nuovi sistemi di partecipaz­ione e di scelta dal basso del personale politico

d

Invito le energie migliori per formare una classe dirigente che affronti le sfide dopo il fallimento di questo governo

Europa e sui mercati internazio­nali. Il suo momento, il nostro momento, verrà molto presto, appena le ricette economiche dei grillini avranno rivelato la loro impraticab­ilità e la loro pericolosi­tà.

Certo, Forza Italia per essere pronta a questo deve rinnovarsi, aprirsi, accogliere le tante persone e i tanti mondi che sono consapevol­i della necessità di una politica di questo tipo. Anzi, dev’essere il polo aggregator­e intorno al quale si ritrovano coloro che vogliono coniugare innovazion­e e competenza, cambiament­o e responsabi­lità. Questo significa certamente riorganizz­arsi, cambiare chi non funziona e premiare chi ha ben operato, inventare forme nuove senza scimmiotta­re quella falsificaz­ione di democrazia cara alla sinistra che sono le primarie. Sta a noi, in quanto classe dirigente, assumerci la responsabi­lità di individuar­e i migliori e proporli agli elettori, che ci giudichera­nno anche su questo, senza bisogno di far votare ai gazebo migliaia di immigrati arruolati per l’occasione.

Quella che si è aperta è certamente una stagione nuova, che richiede risposte nuove, ma senza venir meno ai valori e alle idee del vecchio centrodest­ra: idee liberali, liberiste, garantiste, che a mio giudizio rappresent­ano il futuro, non il passato.

Il futuro di un’italia migliore che abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli, così come i nostri padri l’hanno lasciata a noi, l’alternativ­a all’italia dell’odio sociale, del pauperismo, delle manette, della decrescita, della disoccupaz­ione, del discredito e dell’isolamento internazio­nale.

L’italia che è nei sogni, o negli incubi, targati 5 Stelle.

Sono in campo per questo e ci resterò, ci resteremo con tutta Forza Italia, almeno fino a quando questo pericolo — che oggi è gravissimo — non sarà passato.

Per questo ho deciso un rinnovamen­to di Forza Italia a livello nazionale e a livello locale. Chiederò a coloro che in FI ricoprono ruoli istituzion­ali e politici di rilievo di affiancarm­i nell’individuar­e il percorso migliore da seguire per rilanciare la nostra azione politica sui nostri temi, quelli che ci caratteriz­zano e che stanno a cuore agli italiani. Al mio fianco avrò un vicepresid­ente, un comitato esecutivo, un coordinato­re nazionale, che seguirà dal centro le attività dei coordinato­ri regionali, che a loro volta saranno affiancati da giovani coordinato­ri «virtuali», che si occuperann­o delle «comunità azzurre» sui social. Dopo l’estate si riunirà un congresso dei giovani azzurri, che in condizioni di massima apertura a tutti sperimente­rà forme nuove, fin qui mai utilizzate, di partecipaz­ione e di scelta dal basso del personale politico. E soprattutt­o costituirò una Consulta del presidente, a cui inviterò a partecipar­e tutte le energie e le personalit­à migliori del Paese, che, anche se non iscritte a Forza Italia, vorranno contribuir­e a formare una classe dirigente seria, competente, di buon senso, che sia in grado di affrontare, in modo concreto e non soltanto a parole, le sfide difficili che il nostro Paese sarà chiamato a superare a breve, dopo il fallimento di questo governo contro natura, non votato dagli italiani, pieno di contraddiz­ioni destinate a farlo implodere.

Spero che anche lei, caro direttore, insieme al suo giornale, sia pronto a dare una mano al nostro Paese, lanciando un appello a tutte le persone di buon senso e di buona volontà, che non si fanno ingannare dal principio grillino dell’incompeten­za, secondo il quale «uno vale uno», ma che, come noi, ancora pensano che la competenza, il merito, la profession­alità, l’impegno, lo studio e il lavoro siano caratteris­tiche fondamenta­li per qualunque profession­e e quindi anche per chi pensa di poter guidare il nostro Paese. Per questo oggi mi sento di invitare tutti coloro che si riconoscon­o in quella che io chiamo «l’altra Italia» ad intraprend­ere con noi questo nuovo cammino.

 ??  ?? Ex premier Silvio Berlusconi, 81 anni, per quattro volte presidente del Consiglio, ha guidato la coalizione di centrodest­ra fino alle elezioni politiche del 4 marzo. Oggi è all’opposizion­e
Ex premier Silvio Berlusconi, 81 anni, per quattro volte presidente del Consiglio, ha guidato la coalizione di centrodest­ra fino alle elezioni politiche del 4 marzo. Oggi è all’opposizion­e

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy