RISPARMIO E IMPRESE I TROPPI OSTACOLI AI DUE MOTORI DELL’ITALIA
Non scherzare su fiducia e risparmio
Prima il presidente Mattarella, poi il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e ieri Mario Nava, presidente di Consob, hanno indicato l’importanza di tutelare il risparmio e le imprese, i due motori del Paese. Ma ci sono ancora troppi ostacoli.
Il presidente Mattarella ha indicato la centralità del risparmio all’assemblea delle Fondazioni di origine bancaria. Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali ha sottolineato l’importanza della sua tutela. E ieri Mario Nava, presidente della Consob che di quella tutela è interprete, ha indicato nell’impegno dell’istituto per il ripristino della fiducia da parte di risparmiatori e investitori l’elemento essenziale per la crescita del Paese. L’italia poteva contare nel 2017 su attività finanziarie delle famiglie pari a 4 mila e 400 miliardi, un record mondiale. Una solida piattaforma da valorizzare e da difendere. Se pensiamo che a quella leadership se ne aggiunge anche un’altra, quella di una manifattura e di imprese che hanno permesso al nostro Paese di resistere alla maggiore crisi del dopo Seconda guerra mondiale, si fa fatica a comprendere le ragioni dell’affanno che si percepisce ancora oggi in Italia. L’eredità del debito pubblico è uno dei motivi. Come pure la necessità di riforme. Ma soprattutto si ha bisogno di un efficace funzionamento di quello che Nava ha chiamato «meccanismo di pesi e contrappesi» che è «essenziale al buon funzionamento delle nostre democrazie di mercato». Meccanismo fondato sulle istituzioni democratiche figlie delle scelte di voto dei cittadini, ma anche sulle autorità indipendenti. Quel filo che lega tra loro gli istituti di vigilanza (come quello ripristinato tra Banca d’italia e Consob nei giorni scorsi), le istituzioni democratiche e le forze politiche che le interpretano, dovrebbe riuscire a connettere risparmio e attività economica grazie al collante della fiducia, come ha detto ancora Mattarella. Ma la fiducia si crea se i decisori politici ne comprendono sino in fondo l’importanza. Mentre scandali e inadempienze che in passato hanno danneggiato i risparmiatori e minato la loro fiducia, troppo spesso si sono tramutati in armi contro l’indipendenza delle autorità invece che pungolo e stimolo al loro buon funzionamento.