Nogarin scrive «Io li accolgo» Il post resiste solo 20 minuti
LIVORNO La navigazione controcorrente di Filippo Nogarin, sindaco pentastellato di Livorno, è durata una ventina di minuti. Per poi affondare nel mare magnum di Facebook. «Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Aquarius con il suo carico di 629 vite umane», aveva scritto di buon mattino. Un’esternazione che ai più era sembrata uno schiaffo nei confronti di un provvedimento approvato dal governo amico. E quindi politicamente superiore alle prese di posizione di altri primi cittadini come quelli di Napoli, Palermo, Messina e Reggio Calabria, favorevoli anch’essi ad accogliere i migranti contro il parere del ministro dell’interno Matteo Salvini.
«Ho già dato la nostra disponibilità al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e ne ho parlato con il presidente della Camera Roberto Fico», aveva annunciato Nogarin su Facebook. Spiegando poi che il braccio di ferro con Bruxelles non poteva essere fatto «sulla pelle di centinaia di uomini, donne e bambini». Un istante dopo la pubblicazione si è scatenata la tempesta. Fino alla (rapida) rimozione dell’intervento. «Io resto della stessa opinione — ha spiegato poi il sindaco —. Ho cancellato il post quando ho
Cancellato
Il messaggio sparisce dalla Rete. Il primo cittadino: «Ma io resto comunque della stessa opinione»
capito che poteva danneggiare il governo». Al sindaco di Livorno aveva scritto anche Roberto Saviano: «Sii fiero di essere ancora un uomo, un livornese».
Altri sindaci si sono resi disponibili ad accogliere i migranti. «La disponibilità della Puglia è già stata data. Io mi auguro che qualcuno spieghi al ministro dell’interno che la sua condotta rasenta l’illegittimità», ha detto il governatore Michele Emiliano. Il candidato sindaco di Messina, Dino Bramanti (centrodestra), si è esposto in favore dei migranti «da medico, da uomo e da cattolico». E l’assessore torinese ai Diritti Marco Giusta ha detto: «Torino con il mare sarebbe ancora più bella, il porto sarebbe aperto».