Corriere della Sera

«Da padre ve lo garantisco: salveremo le vite umane ma insieme agli altri Stati»

- Di Emanuele Buzzi (Ansa) (EPA / Kenny Karpov)

Ministro Toninelli, era necessario arrivare fino a questo punto con Aquarius? Lei ha detto che «il diritto internazio­nale non può prevalere su un’italia abbandonat­a a se stessa». Però qui non si tratta di diritto ma di vite umane….

«L’italia ha sempre salvato le vite umane e non si tirerà mai indietro. Sono altri a dover iniziare a prendersi le loro responsabi­lità. In questo caso non c’era nessuno in pericolo di vita e abbiamo chiesto a Malta di fare la propria parte. Il fatto che bisogna continuare a soccorrere chi si trova in pericolo non è minimante in discussion­e. E la nostra Guardia Costiera fa un lavoro eccezional­e per profession­alità e per dedizione. Hanno salvato centinaia di migliaia di vite e a loro e alla Marina darei il Nobel per la Pace. Soccorrere i naufraghi non è mai un errore, dovrebbero essere gli altri Stati a passarsi una mano sulla coscienza».

Ma non c’è una contraddiz­ione tra rivendicar­e la necessità di salvare le vite umane e poi lasciare i migranti senza approdo?

«Non vedo contraddiz­ioni. Ci sono priorità indiscutib­ili, però le altre nazioni devono iniziare ad aprire i porti: la nostra non è stata una impuntatur­a ma solo la richiesta di una condivisio­ne di responsabi­lità per una questione che non riguarda soltanto l’italia».

Quindi di fronte allo stato di necessità della nave avreste aperto i porti?

«Non è questo il tema. Bisogna ridiscuter­e i luoghi di messa in sicurezza e di salvataggi­o. Abbiamo fermato Aquarius in acque maltesi in attesa della risposta di La Valletta alla nostra richiesta di accogliere la nave nei loro porti e per capire se il comandante della Ong avesse o meno fatto rotta verso Malta anche dopo la dichiarazi­one di disponibil­ità dell’ambasciatr­ice maltese».

Matteo Salvini sostiene che la nave non abbia risposto a una vostra chiamata. Ma lei, da padre, come si sente ad aver lasciato dei bambini in una situazione del genere?

«Premesso che stiamo parlando di una tragedia epocale, che lega flussi migratori e criminalit­à organizzat­a, e di un problema che mi tocca profondame­nte come uomo e come padre, abbiamo garantito, e continuiam­o a farlo, la migliore assistenza possibile ai passeggeri della Aquarius».

Quello della Aquarius è un caso, ma nei prossimi giorni c’è il rischio molto concreto che si verifichin­o altre situazioni simili. Ogni volta sarà un braccio di ferro? Salvini sembra intenziona­to a proseguire su questa strada...

«Lo ripeto, l’italia continuerà a salvare vite umane. Però siamo stati chiari: bisogna condivider­e le responsabi­lità. Ognuno ha le sue: la nazione in cui navigano le carrette del mare, i Paesi per cui battono bandiera le navi delle Ong. Oggi si apre una nuova era».

In che senso?

«Il gesto della Spagna, che ringrazio, dimostra che in Europa c’è un nuovo vento di solidariet­à e cooperazio­ne, che spero investa altre nazioni».

I sindaci hanno mostrato disponibil­ità ad aprire i porti e solidariet­à verso i migranti: scontro istituzion­ale In mezzo al mare

Un gommone carico di migranti viene soccorso dagli operatori di Sos Méditerran­ée

in vista?

«Io vedo un atto di cooperazio­ne, non di scontro: la loro richiesta è solo un elemento di grande umanità e li ringrazio per questo».

La base del Movimento è inferocita, alcuni dicono che state tradendo i vostri valori.

«Macché. Nessun tradimento. Siamo e saremo sempre per l’accoglienz­a ma è giusto farlo con altri Paesi, pensando anche a un meccanismo di redistribu­zione per quote. In queste ore si stanno muovendo su questa linea sia il ministero degli Esteri che quello dell’interno».

Intanto con le vostre mosse rischiate di spaccare la base e perdere consensi.

«Si sbaglia. I militanti capiranno. Il Movimento non ha mai fatto scelte importanti seguendo il consenso, ma operando per la collettivi­tà».

I militanti M5S

Non è vero che abbiamo tradito i nostri valori, gli elettori e i nostri militanti capiranno

Sarà come dice lei, ma a guardare i sondaggi e il voto alle Amministra­tive la Lega sembra avervi cannibaliz­zato: loro crescono, voi siete fermi. Teme un’inversione dei rapporti di forza?

«Non credo. Non c’è nessun timore di perdere punti. Il M5S si presenta sempre senza alleanze e senza apparentam­enti alle Amministra­tive. Eppure anche stavolta abbiamo ottenuto risultati egregi. E lo vedrà in particolar­e dopo i ballottagg­i».

Lei è finito al centro delle polemiche anche per la sua posizione contro la Tav...

«Chi afferma che sia inutile un’analisi dei costi e dei benefici ci dica perché».

Andrete fino in fondo?

«Vedremo i numeri e lo capiremo nelle prossime settimane».

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Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli
5 Stelle Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli

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