Corriere della Sera

Il sì del Papa alla rinuncia di tre vescovi

- Di Luigi Accattoli

Ieri prima potatura dell’episcopato cileno travolto dallo scandalo pedofilia: Francesco ha accettato le dimissioni di tre dei 29 vescovi che il 18 maggio avevano «rimesso» al Papa i loro incarichi. Sono l’arcivescov­o di Puerto Montt, Cristián Caro Cordero; il vescovo di Valparaíso, Gonzalo Duarte García de Cortázar; il vescovo di Osorno, Juan Barros, il più accusato tra i tre. Alle guida delle tre comunità Francesco ha messo degli «amministra­tori apostolici», cioè dei facenti funzione in attesa di decisioni definitive. Nessuno dei tre rimossi è accusato di aver compiuto «abusi», ma di aver insabbiato malefatte altrui. La questione è esplosa in gennaio, mentre il Papa era in Cile: in quei giorni Francesco parlando con i giornalist­i aveva difeso Barros, ma in seguito aveva mandato in Cile due investigat­ori e sulla base del loro rapporto aveva ammesso di essere «incorso in gravi sbagli di valutazion­e» e per rimediare aveva chiamato tutti i vescovi cileni a Roma. Si dice che cadranno altre teste.

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