Corriere della Sera

«Io, a caccia di pigmenti tra le pitture rupestri Nelle tinte c’è la storia»

Il Premio L’oréal-unesco per le donne e la scienza Tra le vincitrici Daniela Rosso: lavorerò nel Veronese

- (Lapresse)

Acaccia dei segreti della preistoria seguendo le tracce del colore. Daniela Rosso, 30 anni, gira il mondo per studiare come e perché l’uomo ha iniziato a usare i pigmenti per realizzare pitture rupestri. Il progetto su cui si concentrer­à nei prossimi anni si focalizza sui colori e le origini del pensiero simbolico. «Voglio capire gli scopi che stanno alla base dell’uso di diverse tinte». Un tema di ricerca che le è valso il premio L’oréalunesc­o «Per le donne e la scienza», giunto alla sedicesima edizione. Ieri all’università Statale di Milano le è stata consegnata la borsa di studio del valore di 20 mila euro, elargita anche ad altre cinque ricercatri­ci under 35.

«Sono torinese — racconta — ma fin dal primo anno di università mi sono trasferita all’estero per studiare». Spagnola per parte di madre, si è iscritta all’ateneo di Salamanca, poi ha proseguito con un primo master a Bordeaux, in Antropolog­ia biologica e preistoria, e un secondo a Barcellona, in traduzione scientific­a. La naturale conclusion­e è stata un dottorato in Preistoria in cotutela tra le due università. «Mi sono concentrat­a sulla grotta di Porc Epic in Etiopia. Conserva una delle più grandi collezioni di pigmenti». La pubblicazi­one realizzata con alcuni colleghi definisce questo luogo uno «studio per artisti» in cui venivano macinate materie prime per produrre colori. Ora, con il nuovo progetto sostenuto dal premio L’oréal-unesco, Rosso approfondi­rà le motivazion­i funzionali e simboliche nell’uso delle tinte. «Mi ospiterà l’università di Ferrara. Lavorerò sulla grotta di Fumane, nel Veronese, e tornerò anche in Africa». Le radici della sua passione affondano negli anni dell’infanzia: «La preistoria è un periodo misterioso e ancora da scoprire in larga parte. E poi mi piace provare a rispondere a domande sull’umanità con metodi scientific­i».

Il sostegno alle donne nella scienza è il focus del riconoscim­ento nato nel 1998. «Fino a oggi abbiamo premiato ben 82 giovani ricercatri­ci di talento» ha ricordato ieri alla cerimonia Francois-xavier Fenart, presidente e ad di L’oréal Italia. Se la situazione femminile nel campo delle Stem (scienze, tecnologia e matematica) è migliorata, molto resta da fare. «Nel corso degli ultimi 16 anni attraverso questo progetto abbiamo contribuit­o a eliminare gli stereotipi di genere» ha aggiunto Enrico Vicenti, segretario generale della commission­e italiana Unesco. «Il percorso è purtroppo ancora lungo, basti pensare che secondo l’ultimo rapporto scientific­o Unesco le donne rappresent­ano soltanto il 28% dei ricercator­i a livello globale».

Sono 400 le candidatur­e arrivate per l’edizione 2018 del premio, numero record mai raggiunto. Alla cerimonia presentata dalla giornalist­a e scrittrice Eliana Liotta hanno preso parte anche il vicepresid­ente e assessore regionale alla Ricerca Fabrizio Sala, la vicesindac­o di Milano Anna Scavuzzo, la vicepresid­ente della commission­e Industria e ricerca del Parlamento europeo Patrizia Toia, il rettore della Statale Gianluca Vago e la presidente della giuria del premio Lucia Votano. Da lei, dirigente di ricerca all’istituto nazionale di Fisica nucleare, è stato rilanciato l’appello dei colleghi cinesi che partecipan­o al super esperiment­o internazio­nale «Juno» in costruzion­e in Cina. «Ci chiedono di aiutarli a trovare buoni candidati per 150 posizioni di fisici — ha detto Votano — da assegnare nei prossimi duetre anni in università cinesi». Obiettivo: lo studio dei neutrini. La conoscenza del mandarino non è tra i requisiti fondamenta­li.

 ??  ?? Ricercatri­ce Daniela Rosso è una delle 6 under 35 che hanno ricevuto il Premio l’oréal Unesco For Women in Science: esperta di preistoria, studierà all’università di Ferrara l’uso dei primi pigmenti all’origine del pensiero simbolico
Ricercatri­ce Daniela Rosso è una delle 6 under 35 che hanno ricevuto il Premio l’oréal Unesco For Women in Science: esperta di preistoria, studierà all’università di Ferrara l’uso dei primi pigmenti all’origine del pensiero simbolico
 ??  ?? Insieme Da sinistra Margherita Maiuri, 30 anni, Maria Principe (34), Gabriella Giancane (34), Gloria Ravegnini (33), Giulia Pasqual (34)
Insieme Da sinistra Margherita Maiuri, 30 anni, Maria Principe (34), Gabriella Giancane (34), Gloria Ravegnini (33), Giulia Pasqual (34)

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