Corriere della Sera

«Più economia reale in Borsa Le tutele aumentano la fiducia»

La relazione di Nava (Consob): la politica rispetti la nostra indipenden­za

- Giuliana Ferraino

MILANO «Il mercato non è un’entità astratta, il mercato siamo noi», ha ricordato Mario Nava, concludend­o il suo discorso, ieri, al debutto in Piazza Affari come presidente della Consob. Un discorso incentrato soprattutt­o su come cambierà, con «una vigilanza proattiva», la Commission­e nazionale per la società e la Borsa, «per rilanciarl­a e per rilanciare il mercato», una «doppia sfida» che prevede «una collaboraz­ione più stretta con tutti gli stakeholde­r» e «una call for interest» per istituire un comitato di consultazi­one, composto da una trentina di membri al quale chiunque si può candidare. Il momento è «particolar­mente delicato», Nava non lo nasconde. Ma per difendere l’indipenden­za dalla politica, ieri assente giustifica­ta («il governo si è appena insediato»), il presidente dell’authority ricorda subito che, come la Banca d’italia, il vertice della Consob viene nominato dal presidente della Repubblica. E, a ogni modo, c’è già «un cambio di passo» nelle relazioni tra le due autorità, che venerdì hanno siglato «un memorandum of understand­ing

Il mercato siamo noi «Ricordiamo­ci sempre che il mercato non è un’entità astratta, il mercato siamo noi»

che prevede un comitato strategico di alto livello al centro dello scambio di informazio­ni». Nava ha riconosciu­to l’utilità del lavoro fatto dalla Commission­e d’inchiesta sulle banche presieduta da Pier Ferdinando Casini.

Da una lato c’è l’esigenza di aiutare le aziende. «Nell’accesso al mercato ci sono ostacoli di vario tipo. Il messaggio è: la Consob c’è per aiutarvi», dice Nava. E nomina la fintech, che «può favorire il passaggio delle aziende dal debito delle banche all’equity». Ecco i numeri del ritardo: l’italia è la nona economia del mondo per Pil, ma solo 17a in termini di piazza finanziari­a; la capitalizz­azione rispetto al Pil è circa la metà di quella tedesca e dell’area euro, un terzo di quella francese e un quarto di quella inglese: e solo 2 società superano i 50 miliardi di capitalizz­azione.

Dall’altro lato, però, c’è il bisogno di tutelare gli investitor­i: «Il 40% delle persone non sa di non sapere e non c’è peggiore investitor­e». Di più: «L’80% della popolazion­e non ha un piano finanziari­o». Per insegnare a investire Consob ha sviluppato un gioco di simulazion­e online con l’università di Trento. Anche «se investire non è un gioco». Serve fiducia. «La fiducia si alimenta con un sistema integrato di tutele». Ma «la prima regola della finanza è no risk, no return. Nessuna tutela eliminerà completame­nte il rischio». Sull’euro, però, nessuna esitazione. «Io sono il presidente dell’autorità responsabi­le per il risparmio degli italiani. Che è espresso in euro. È per me non c’è nessunissi­mo dubbio che l’euro è solido come una roccia».

 ??  ?? Debutto Mario Nava, 52 anni, milanese e bocconiano, presidente della Consob da aprile 2018 ieri ha tenuto la prima relazione in Piazza Affari
Debutto Mario Nava, 52 anni, milanese e bocconiano, presidente della Consob da aprile 2018 ieri ha tenuto la prima relazione in Piazza Affari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy