Corriere della Sera

Benzina oltre i 2 euro sull’autobrenne­ro «Colpa dell’austria»

- Michelange­lo Borrillo

I prezzi

● Stando ai dati di maggio, la componente fiscale incide sul prezzo Italia della benzina per il 64% mentre il prezzo industrial­e per il 36%

● Sul prezzo Italia del diesel, invece, la componente fiscale incide per il 60% e il prezzo industrial­e per il 40%

● Solo sul segmento materia prima agiscono le quotazioni internazio­nali e l’effetto cambio (euro/dollaro). L’operatore, invece, può agire solo sul margine

Nel 2012 si superarono i 2 euro al litro anche sulla rete ordinaria. Adesso la soglia è stata oltrepassa­ta solo sull’autostrada, quella del Brennero. Ma si tratta comunque di una soglia psicologic­amente importante: il prezzo della benzina è infatti tornato sopra i 2 euro. Alla stazione di servizio Nogarole Rocca il prezzo della benzina «servito» è arrivato nei giorni scorsi a 2,08 euro, mentre il diesel si è attestato a 1,96 euro. E il problema è la vicinanza con l’austria: «È un circolo vizioso e assurdo — accusa Haimo Staffler, presidente dell’associazio­ne liberi distributo­ri dell’alto Adige — perché l’austria distrugge con un dumping sleale sul prezzo del gasolio ogni concorrenz­a, costringen­do i distributo­ri a sud del Brennero ad alzare ulteriorme­nte i prezzi, perdendo così ancora più clienti». «Con i tir di lunga percorrenz­a, che hanno serbatoi da 1.600 litri — aggiunge Staffler — facendo il rifornimen­to in Austria risparmi anche più di 600 euro a pieno. In questo modo l’austria attira tir da mezza Europa e poi si lamenta per l’aumento di traffico sull’asse del Brennero. Non si fa così tra vicini», conclude il presidente dei liberi distributo­ri altoatesin­i.

Segnali di rincari della benzina erano già risultati evidenti nel mese di maggio, con il ritorno del prezzo del petrolio intorno agli 80 euro. In Italia, tra l’altro, il prezzo di benzina e diesel è oggi secondo solo a quello dei Paesi scandinavi e dell’olanda. Anche per colpa delle tasse. Nel contratto di governo di Lega e M5S è previsto che vengano eliminate «le componenti anacronist­iche delle accise sulla benzina». Si intende probabilme­nte lavorare su quelle relative, per esempio, alla guerra d’etiopia del 1936, ma in realtà l’accisa è ormai una voce unica, un’imposta fissa da 0,728 euro al litro sulla benzina e da 0,61740 sul gasolio. Per azzerarne circa un quarto, secondo le prime stime, servono 6 miliardi di euro.

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