Alleanza tra call center e Onlus per la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro
Nel centro commerciale «Leonardo» di San Nicola la Strada, appendice meridionale di Caserta, c’è un grosso call center. Ci lavorano 250 persone di tutte le età (una settantina sono «dipendenti storici», lì da oltre 10 anni). Sono in gran parte operatori telefonici: fanno teleselling al computer con cuffie e microfonino, con un fisso più una provvigione in base ai risultati. E’ lo stabilimento più grosso di Aqr, un gruppo che ha otto sedi in Italia (e una nuova in Romania) dalle quali fa «vendita multichannel»: parte dal teleselling e arriva al servizio di back office e customer care, passando da telemarketing e ricerca di mercato (Tim, Wind, Vodafone, Eni, Engie e Acea Energia sono suoi clienti). Proprio nella sede di San Nicola la Strada in questi giorni parte un progetto particolare, dedicato ad alcuni giovani (inizialmente cinque ma il numero in futuro potrà crescere) in difficoltà, assistiti da una Onlus del luogo, la Fondazione Giuseppe Ferraro di Maddaloni. Si tratta di un percorso di formazione e inserimento: comincia con 40 ore d’aula e altrettante di prova sul campo e, se tutto va come previsto, approda a un lavoro.