Malagò al sacrario di Redipuglia
TRENTO Come tutte le idee migliori è nata a cena. A un tavolo apparecchiato non lontano da qui, una settantina di chilometri scarsi, risalendo la Val Rendena fin su a Madonna di Campiglio. «Era una sera del 2016, dopo la mitica 3Tre» racconta Gianni Valenti, vicedirettore vicario della Gazzetta dello Sport. «Finisce la gara, ci troviamo a mangiare qualcosa ed ecco che arriva l’intuizione: ma perché non organizzare un Festival dello Sport?». Un progetto inedito. E infatti non c’è un modello da imitare. Che si fa? Nessun problema: due anni e il piano è pronto: una città, non a caso la sportivissima Trento, quattro giorni, sessanta appuntamenti gratuiti e un filo conduttore: lo sport.
La prima edizione avrà come tema il record — in tutte le sue sfumature: narrative, emotive, tecniche — e si svolgerà da giovedì 11 a domenica 14 ottobre. Ieri la presentazione in centro a Trento, a palazzo Geremia, col sindaco Alessandro Andreatta a fare gli onori di casa: «Sarà un momento per confrontarci, pensare, giocare e sperimentare». Insieme a lui il ceo di Trentino marketing Maurizio Rossini e lo stesso Valenti che della kermesse è direttore scientifico. Fra il pubblico anche volti noti dello sport come gli allenatori delle due brillantissime squadre cittadine di basket e pallavolo, Maurizio Buscaglia e Angelo Lorenzetti, nonché campioni come la tuffatrice Francesca Dallapè, di casa qui. Campioni, già, come quelli che si daranno il cambio sui dodici palchi per raccontare il proprio rapporto col record, con l’avversario, col pubblico, con lo sport, con la vita.
Quattro i format. Il primo sarà dedicato alle Interviste memorabili e due ospiti certi sono l’ex calciatore Paolo Maldini, 647 presenze col Milan, e la sciatrice olimpionica di discesa Sofia Goggia. Il secondo è Tribune, una sorta di duetto dialettico con i due atleti uno di fronte all’altro. Occhio, nomi forti anche qui: Peter Sagan e Vincenzo Nibali. Lo Squalo il giorno prima è al Lombardia ma ha promesso: «Farò di tutto per esserci». Altro format è Conversazioni, protagonisti gli sportivi che
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ( foto) si è recato al Sacrario di Redipuglia per rendere omaggio, alla presenza di una delegazione di atleti, ai caduti della Grande Guerra nell’anno del centenario che segnò la fine del primo conflitto mondiale. Per l’occasione Malagò, arrivato insieme al segretario generale del Coni, Carlo Mornati, ha voluto al suo fianco anche il presidente dei comitati olimpici europei, Janez Kocijancic, accompagnato dal segretario generale dei Coe, Raffaele Pagnozzi, anche per tributare un doveroso gesto di riconoscenza agli oltre diecimila soldati di varie nazionalità sepolti nel vicino cimitero austroungarico. «I nostri valori sono e devono essere quelli di coloro che hanno difeso la patria», ha detto Malagò, durante la cerimonia, aggiungendo: «A cento anni dalla Grande Guerra sono commosso di essere qui».