Ore 21, rotta verso la Spagna «Oggi pensiamo positivo»
Riparte la Aquarius. I naufraghi smistati su due navi italiane
Migranti. Li abbiamo visti sbarcare mille e mille volte in qualche punto della Sicilia. I loro viaggi sono cominciati da luoghi poverissimi, tutti alla fine del mondo. Le loro storie si sono incrociate prima in Libia e poi in mezzo al Mediterraneo. Ma stavolta — oggi — la loro sorte segue direzioni diverse.
In 629 sono in viaggio e arriveranno a Valencia sabato pomeriggio, condizioni meteo permettendo. Altri 932 sono invece attesi stamane al porto di Catania. Sono tutti stremati dalla stanchezza ma sono arrivati vivi fino a qui, e non era così scontato. «Ho camminato a piedi nel deserto, ho attraversato la Tunisia fino a raggiungere le coste libiche» racconta Fassiuta Giomande, 41 anni, sei figli lasciati in un villaggio sperduto della Costa d’avorio «per raggiungere la sola speranza di una vita migliore: l’europa». Da ieri è in un ospedale palermitano dopo un breve passaggio a Lampedusa per un controllo medico. Era a bordo della nave Diciotti della Guardia costiera, quella in arrivo a Catania, ma sta per partorire e i medici hanno deciso il trasferimento