Il muratore che compone poesie «Odio oziare... E così scrivo»
«Odio oziare...». E mentre lo dice tira un sospiro, si aggiorna sul computer, prende appunti, si guarda intorno, cerca l’ispirazione per una delle sue poesie. Gaspare Mele ha compiuto 107 anni il 29 aprile. Ma sembrano davvero molti meno a guardarlo così elegante con la coppola in testa, chino davanti alla scrivania in cucina nella sua casa ad Orotelli, nel Nuorese. «Tiu Gasparru» — soldato in grigioverde dal 1936 al 1943, sempre in Africa Orientale, sposato, otto figli — ha fatto il muratore per tutta la vita «costruendo strade, acquedotti, case...».
Ma nella sua vita c’è soprattutto la poesia, passione coltivata sin da quando, diciottenne, partecipava a gare in rima: strofe improvvisate davanti ai bar, tra gli applausi. Non ha mai smesso: migliaia di versi che oggi stende «non più con la macchina da scrivere a causa dell’età», bensì a penna, in bella grafia. Ora è alle prese con un’antologia di modi di dire sardi in disuso. «Mi vengono in mente d’improvviso, allora prendo un foglio e me li appunto per ricordarli».