Inter, il mercato ancora limitato dal fair play Il Milan corre per il 19: socio americano in lizza
Salvo il Psg, i nerazzurri dovranno compilare la lista Champions a saldo zero
Inter ancora costretta a fare mercato con i limiti Uefa, Milan di corsa per chiudere con il nuovo socio e evitare l’esclusione dalle Coppe.
I primi giudizi sono arrivati ieri. L’uefa non fa sconti all’inter, approva il bilancio ma limita il mercato dei nerazzurri, sotto osservazione anche la prossima stagione. Non è bastato presentare conti in ordine dal punto di vista amministrativo, l’uefa manterrà le restrizioni in campo sportivo per il 2018/19. Per la Champions l’inter potrà presentare una lista ridotta di 22 giocatori: una sanzione più o meno attesa. Inaspettata invece la restrizione sul mercato. Come accadde due estati fa quando furono presi Joao Mario e Gabigol (esclusi dalla lista Europa League insieme a Kondogbia e Jovetic), anche questa volta i nuovi acquisti rischiano di non giocare la Coppa. La lista presentata per la Champions deve essere a saldo zero. L’inter parte con un margine di 13 milioni, quindi se si acquista Nainggolan per 30 milioni e lo si vuole schierare in Europa, va venduto un giocatore per un importo pari o superiore ai 17. In sintesi: si può comprare, ma i nuovi avranno il posto assicurato solo in A se non si rispetta il parametro Uefa. Urgono cessioni eccellenti per acquisire giocatori di qualità, ma i possibili partenti con cui fare cassa sono i soliti: Icardi, Perisic e Brozovic. Non Skriniar, Vecino e Borja Valero: non solo le loro eventuali cessioni non impatterebbero sulla lista Champions perché acquistati la scorsa estate, ma — se inseriti — vanno ad aggravare il passivo perché il confronto va fatto con l’ultima lista presentata. Quella dell’uefa è una tagliola in entrata e un obbligo sulle uscite. La trattativa per Nainggolan è avanzata, difficile però che il belga accetti di non giocare in Champions.
Resta invece ancora senza sanzioni il Psg: da Nyon fanno sapere che, pur rivedendo al ribasso alcuni contratti di sponsorizzazione (molti dei quali fuori mercato), il deficit relativo agli anni 2015/2017 resta nei limiti consentiti. Gli acquisti di Mbappé e Neymar andranno nel bilancio 2018, ma il Psg deve fare 60 milioni di cessioni subito.
Poi c’è il Milan, che si presenterà il 19 agosto alla camera giudicante. L’uefa, come si sa, non ha messo nel mirino solo i conti 2014/2017, ma la consistenza del proprietario Yonghong Li e la continuità aziendale dopo la scadenza del prestito con Elliott. L’ingresso di un nuovo socio sarebbe decisivo: nelle ultime settimane si sono intensificati gli incontri con vari soggetti, le possibilità che si chiuda in tempo per il 19 sono poche, ma esistono. Sull’identità del socio, che entrerebbe ora con una quota di minoranza destinata a salire, va fatta una retromarcia: non si può escludere che sia americano, mentre l’imprenditore malese, portato da Jorge Mendes, con cui ci sono stati contatti, non sarà il cavallo vincente. Così come vanno escluse soluzioni italiane.