Corriere della Sera

Il tuffo dei poliziotti eroi per liberare le donne dall’auto sommersa

Ancona, madre e figlia bloccate nel sottopasso allagato «Erano ormai con l’acqua al mento, ho rotto il vetro»

- Cinzia Nicolini Capo della Squadra Volante di Ancona di Nicola Catenaro 1 2 3 4 5 6 (Ansa)

ANCONA «Non ho pensato mai di mollare. Quando indossi questa divisa, non puoi permettert­elo. Se c’è una vita in pericolo, devi provare a salvarla fino in fondo». L’agente scelto Simone Cingolani, 33 anni, racconta come ha aiutato, insieme agli altri suoi colleghi, le due donne intrappola­te nell’auto finita nel sottopassa­ggio allagato di via Caduti del Lavoro, ad Ancona, ieri mattina.

I «poliziotti-eroi», li hanno definiti, ma lui si schermisce: «Nient’altro che il nostro dovere, abbiamo fatto un giuramento e non possiamo tirarci indietro». Gli altri sono il vice ispettore Benedetto Fanesi, 40 anni, capoturno delle Volanti e originario di San Benedetto del Tronto; l’assistente capo Pietro Golia, 42 anni, pugliese; gli assistenti Marco Cropo, siciliano, 37 anni; Diego Ravarelli, 34 anni, di Ancona come Cingolani; l’agente scelto Andrea Fioretti, 33 anni, di Morro d’alba. L’operazione è durata solo qualche minuto ed è riuscita alla perfezione, anche grazie alla tempestivi­tà e al coordiname­nto assicurati dall’intera Squadra Volante diretta da Cinzia Nicolini. Una storia a lieto fine.

Sono le 10.50 quando nella sala operativa della Questura arriva la telefonata di Angela Agosta, che insieme al marito Francesco D’aquino e ai figli sta per attraversa­re con l’auto il sottopassa­ggio, vede la scena e si blocca. «Era troppo pericoloso intervenir­e, anche se Francesco avrebbe voluto — racconterà dopo — e così abbiamo dovuto attendere la polizia. Loro sono stati bravissimi e velocissim­i».

Su Ancona si era appena scatenata una bomba d’acqua devastante. Piove ancora a dirotto quando arrivano le pattuglie. Il vice ispettore Fanesi, prima di tuffarsi, avverte al telefono: «La situazione è disperata, intervenia­mo subito». Gli agenti raggiungon­o a nuoto l’auto. Dai finestrini della Citroen C4 Picasso spuntano fuori le mani delle due donne sedute davanti.

Sono madre e figlia, rispettiva­mente di 82 e 53 anni. La più giovane è alla guida, l’altra le siede accanto. Si aggrappano con le dita al montante della vettura, quasi interament­e sommersa dall’acqua che è penetrata anche all’interno, e avvicinano il mento ai finestrini socchiusi per cercare di respirare. 1 Il vice ispettore Benedetto Fanesi,

40 anni

2 L’agente scelto Andrea Fioretti, 33 anni

3 L’assistente Diego Ravarelli, 34 anni

4 L’assistente capo Pietro Golia, 42 anni 5 L’assistente Marco Cropo, 37 anni 6 L’agente scelto Simone Cingolani, 33 anni

«Non abbiamo avuto molto tempo per pensare — dice Simone Cingolani — e quando sono riuscito a raggiunger­e l’auto ho subito notato che, all’interno, nel sedile di dietro, c’era un seggiolino per neonati. Avevo con me solo lo sfollagent­e, così ho rotto il vetro posteriore dall’altro lato e mi sono accertato che non ci fosse un bambino. Le portiere erano bloccate dall’esterno per l’effetto ventosa dell’acqua, attraverso il finestrino ho fatto scivolare il braccio, ho sbloccato la sicura e ho azionato la maniglia dall’interno».

L’acqua inizia a defluire dall’abitacolo, le due donne non rischiano più di affogare ma il pericolo resta. «Sono alto uno e ottantacin­que e ricordo che, se provavo a toccare il fondo del sottopassa­ggio con i piedi, l’acqua mi sommergeva interament­e — continua Cingolani —. Inoltre i tombini creavano dei pericolosi vortici sotto. Loro erano in stato di choc, con le labbra viola e quasi in ipotermia. Non erano in grado di fare nulla. Le abbiamo dovute tirare a forza via di lì. Quella più giovane era aggrappata al volante e non voleva staccare la presa, la donna anziana invece

Sono onorata di dirigere questi angeli, siamo addestrati a tutto

La paura e il sorriso «Nell’abitacolo erano sotto choc: le abbiamo portate via a forza, poi ci hanno sorriso»

tremava per la paura. Non hanno detto nulla, solo un grazie accompagna­to da un grande sorriso. Erano molto provate».

Il resto è una perfetta operazione di salvamento, simile a quella che fanno le squadre specializz­ate, ma a un poliziotto in divisa non capita spesso. «Sono subacqueo per passione, questo devo dire mi ha molto aiutato», ammette Simone. «La verità è che siamo addestrati a tutto. Sono onorata di dirigere questi angeli», aggiunge Cinzia Nicolini, felice e orgogliosa dei suoi uomini.

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 ??  ?? Gli agenti delle Volanti della polizia di Ancona ieri mattina hanno salvato due donne rimaste intrappola­te nella loro auto C4 Picasso in un sottopasso completame­nte invaso dall’acqua (foto sopra) alla periferia del capoluogo marchigian­o
Gli agenti delle Volanti della polizia di Ancona ieri mattina hanno salvato due donne rimaste intrappola­te nella loro auto C4 Picasso in un sottopasso completame­nte invaso dall’acqua (foto sopra) alla periferia del capoluogo marchigian­o

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