Armani e la «gestione del cliente» trasformata in scienza
L’inaugurazione del negozio fiorentino dello stilista. «Ci sono tutti i miei valori estetici»
Il marketing, che negli FIRENZE ultimi anni ha sempre più voce in capitolo nella moda con effetti non sempre edificanti, lo chiama CRM, cioè Customer relationship management. La scienza della gestione del cliente, la sua fidelizzazione. È una delle mille cose che, nella moda moderna, prima che avesse un nome e una sigla, è stata se non inventata di sicuro tramutata in una scienza da Giorgio Armani, che da 40 anni mostra ai suoi clienti un modello estetico riconoscibile al punto da essere diventato inconfondibile, una visione chiarissima che può piacere o non piacere ma resta centrale nella storia del marchio da lui creato.
Ecco perché il nuovo negozio fiorentino inaugurato ieri sera (ma era già aperto al pubblico) rappresenta un ulteriore esempio della bellezza secondo Armani: nove vetrine che danno su un capolavoro dell’architettura — la facciata di Palazzo Strozzi — in via de’ Tornabuoni e all’interno il mondo Armani. I mobili della collezione Armani/casa, i pannelli di seta alle pareti ripresi dai tendaggi, i pavimenti dalle diverse venature in ogni stanza, i portali color platino, l’innovazione del corner dedicato al make-up. Il tutto nella assoluta naturalezza, nell’attenzione ai dettagli, 250 metri quadrati su misura del cliente e non dell’ego dello stilista o dei diktat del merchandising.
«Firenze ha mantenuto inalterato tutto il suo fascino e lo splendore del passato ed è un vero crocevia di turisti da tutto il mondo — spiega Armani —. Ho voluto creare una boutique dall’atmosfera elegante e accogliente allo stesso tempo, e che rispecchiasse i miei valori estetici, il succedersi dei colori nelle differenti stanze, la distribuzione attenta dei prodotti e il nuovo spazio dedicato alla mia linea beauty danno vita a una esperienza tipicamente Armani: ricca, multisensoriale, e naturale». Ieri sera ecco così l’inaugurazione in negozio e poi la serata «Giorgio’s» a Palazzo Pandolfini.
Il luogo
Nove vetrine che danno sul capolavoro d’architettura di Palazzo Strozzi