Corriere della Sera

Super Ronaldo Tripletta alla Spagna

Con 3 gol è lui l’anti Spagna più del Portogallo Fa pace col fisco e gioca una super partita La doppietta di Costa. La Var finisce sotto tiro

- Paolo Tomaselli

SOCHI La tassa Ronaldo stavolta la deve pagare la Spagna, che domina la partita ma assiste quasi sbalordita allo show del campione madridista: Cristiano si fa in 3, salva il Portogallo e urla al Mondiale tutta la sua voglia di scrivere la storia, provando a vincere con una squadra in cui è l’unico a brillare davvero. Dalla gigantesca conchiglia dello stadio in riva al Mar Nero escono perle a produzione industrial­e, in una notte caldissima che è lo spot sia della Roja ritrovata, dopo il terremoto Lopetegui della vigilia, sia di un fenomeno che a 33 anni se ne sente 23 e quando lo dice lo prendono per mitomane.

CR7 si procura e trasforma a modo suo il rigore dell’1-0 ed esulta strofinand­osi il mento: come la capra con cui ha posato di recente Messi? Poi segna il 2-1 grazie a una topica colossale di De Gea. E nel finale annulla la rimonta spagnola con il gol del 3-3, il vero capolavoro della serata: una punizione che aggira la barriera, sulla quale Busquets cerca disperatam­ente di intervenir­e di testa, ma che finisce in buca. E – per inciso – lancia l’iran in testa al girone B.

«Tutto questo è frutto del lavoro per il mio Paese, che ha sempre creduto in me — dice Cristiano che ieri è stato condannato dal fisco spagnolo a due anni di galera (che da incensurat­o non farà per la legge spagnola, in quanto incensurat­o) e a pagare 18,8 milioni di multa —. Abbiamo provato a vincere, ma il pareggio è giusto. La Spagna è una delle favorite, ha controllat­o il pallone, ma noi non ci siamo mai arresi».

Il Portogallo è pur sempre campione d’europa e come in Francia due anni fa ha dimostrato di non morire mai. Ma la salute e l’età della sua difesa sono peggiorate vistosamen­te. La squadra dell’ingegner Fernando Santos va comunque in vantaggio al primo tentativo: doppio passo di CR7, Nacho è ingenuo, mette la gamba, cercata dall’avversario con astuzia. È rigore. E con Cristiano è gol sicuro.

La sinistra spagnola inizia a pasteggiar­e a caviale e vodka: su quella fascia Alba, Iniesta e Isco fanno quello che vogliono e da lì arriva la palla per Costa per la gran botta dell’1-1. Peccato che ci sia una manata vistosa su Pepe, valutata da Rocchi e dalla Var (Irrati e Orsato) solo come «contatto di gioco robusto». La linea è evidenteme­nte quella di correggere l’arbitro solo per casi clamorosi: ma gli spagnoli pensano subito a una vendetta italiana per l’elimiventa­ndo nazione. La Roja ferita reagisce, Isco colpisce la traversa, il Ronaldo Football Team traccheggi­a, ma basta un tiro centrale di Cristianon­e per mandare fuori giri De Gea e riportare sul 2-1 i portoghesi, in vantaggio quasi da imboscati.

In tre minuti a inizio ripresa la Spagna batte sul tavolo il pugno di Hierro (che vuol dire ferro): punizione di Silva, sponda di Busquets di testa e irruzione a piede armato di Costa nell’area piccola. Subito dopo: Isco semina il panico ancora a sinistra, la tocca Silva, rimpallo e palla a Nacho che trova un gol magnifico per completare la rimonta.

La vittoria della Spagna sembra quasi scontata, ma Quaresma e Joao Mario ridanno qualità sulla trequarti. Piqué atterra Ronaldo, che va a battere la punizione come se fosse l’ultima della sua vita. E raggiunge il suo vero scopo: la perfezione. Stavolta la tripletta più anziana nella storia di un Mondiale (il record di Resenbrink resisteva dal 1978) vale un punto, pesantissi­mo. Domani chissà.

Dopo il primo gol CR7 esulta imitando una capretta: riferiment­o alla foto di Leo?

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 ?? (Epa) ?? Protagonis­ta Cristiano Ronaldo scocca il tiro su punizione che si infila all’incrocio e sancisce il 3-3 definitivo con la Spagna. È tripletta per CR7
(Epa) Protagonis­ta Cristiano Ronaldo scocca il tiro su punizione che si infila all’incrocio e sancisce il 3-3 definitivo con la Spagna. È tripletta per CR7
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