«L’asse? Non porta fortuna...» Parigi punta a isolare Salvini
Il leader francese cerca una sponda a Palazzo Chigi
PARIGI L’immagine finale dell’incontro all’eliseo è la stretta di mano tra Conte e Macron, che guarda il premier e alza il pollice in segno di approvazione. La Francia conta molto sul presidente del Consiglio (e sui Cinque Stelle) per riformare l’europa ma tenendo l’italia agganciata alle sue alleanze tradizionali e agli altri grandi Paesi dell’ue, Germania e Spagna, non a caso citate più volte.
L’alternativa è che vinca la linea di Matteo Salvini ammiratore dell’ungheria di Viktor Orbán, che gli equilibri europei si spostino verso il gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia), e che prenda davvero forma quell’«asse dei volenterosi» tra il ministro Salvini, il tedesco Seehofer e il cancelliere austriaco Kurtz, che Macron liquida così: «Asse? Una formula che nella storia non ha mai portato fortuna». Un’allusione all’asse Romaberlino formato nel 1936 tra fascisti e nazisti. E ancora: «L’italia ha un capo del governo, la Francia ha un capo di Stato, e anche la Germania ha un capo del governo. Se i Paesi si mettono d’accordo per decidere qualcosa, lo fanno a quel livello, perché quelle sono le persone responsabili davanti ai popoli e ai Parlamenti. Questo dicono le nostre Costituzioni».
Macron cerca così di ridimensionare Salvini in Italia e il ministro Horst Seehofer che in Germania sta mettendo in difficoltà la cancelliera Merkel. Accanto ai toni quasi melliflui usati con Conte — che parla di un «asse dei volenterosi che abbracci l’intero arco europeo» — ci sono le frecciate a Salvini, da giorni ormai ritenuto responsabile della crisi dell’aquarius e tenuto distinto dall’italia e dalle sue istituzioni, ovvero Palazzo Chigi (Conte) e Quirinale (Mattarella).
La crisi originata dall’aquarius è finita, ma se venisse di nuovo negato l’accesso ai porti italiani che succederebbe? «Quando una nave arriva nelle vostre acque ve ne dovete prendere carico. La Francia ri- spetterà sempre il diritto internazionale. Le difficoltà dell’italia non possono risolversi aggirando il diritto internazionale ma con un approccio cooperativo europeo», continua a dire Macron. Insomma nessuna marcia indietro. Lo confermano i suoi consiglieri che si fermano a parlare nel salone dell’eliseo dopo la fine dell’incontro: «Durante il pranzo il presidente è stato molto chiaro sul fatto che esistono regole da rispettare». Allo stesso tempo, Macron ha assicurato a Conte maggiore solidarietà della Francia e dell’europa. «Parigi e Roma hanno tutto l’interesse ad aiutarsi», dicono le fonti dell’eliseo, con l’idea che non sarà certo l’ungheria nazionalista amata da Salvini a dare una mano.
La linea
L’eliseo conta molto sui Cinque Stelle per riformare l’europa, ma tenendo l’italia agganciata alle alleanze tradizionali