«No ai respingimenti tra Paesi Ue»
La Corte di giustizia sugli stop «immediati» ai confini. Due annegati nel salvataggio di Aquarius
Si scontra con il regolamento di Dublino il tentativo del ministro dell’interno tedesco, Horst Seehofer della bavarese Csu, di respingere immediatamente i richiedenti asilo provenienti da Italia, Grecia o altri Paesi membri, senza il consenso preventivo dello Stato Ue di destinazione. La Corte europea di giustizia di Lussemburgo ha considerato illegali questi provvedimenti, che stanno provocando una frattura a Berlino, con la posizione più prudente della cancelliera Angela Merkel della Cdu, con una recente sentenza sul cittadino
Toninelli L’italia in prima linea se si tratta di salvare vite umane Ma così non si può andare avanti Ministro dei Trasporti
iracheno Hadil Hassan. Anche fonti Ue hanno confermato le difficoltà giuridiche per attuare la linea di Seehofer.
Nel caso di Hassan la Francia, dopo averlo arrestato sul suo territorio, intendeva restituirlo subito alla Germania, dove aveva presentato una richiesta di asilo ancora non valutata dalle autorità tedesche. L’opposizione dell’iracheno ha convinto i giudici francesi a rivolgersi a quelli di Lussemburgo, che hanno fornito una interpretazione destinata a diventare precedente di riferimento nei 28 Paesi membri. Secondo la Corte Ue «è chiaro dal testo, storia e obiettivo del regolamento di Dublino III che la decisione di trasferimento può essere adottata e notificata alla persona interessata solo dopo che lo Stato di destinazione abbia, esplicitamente o implicitamente, acconsentito Soccorso
I marinai della nave Usa Trenton martedì con i migranti salvati nel Mar Mediterraneo a riprendersela». Questa sentenza potrebbe convincere anche l’ala dura bavarese del governo di Berlino sull’urgenza di una riforma del regolamento di Dublino al summit Ue di fine mese, richiesta da Italia e Grecia perché ora assegna i rifugiati al Paese di primo arrivo.
È stato intanto autorizzato lo sbarco in Sicilia dei 42 migranti salvati dalla Trenton della marina Usa, che aveva deposto in mare i corpi di 12 non sopravvissuti al naufragio. Procedono poi verso Valencia la Aquarius e le due navi italiane con i 629 migranti non accettati nei porti nazionali e accolti dalla Spagna. Durante la navigazione lungo la costa sarda si è saputo di almeno due dispersi nel salvataggio notturno. Medici senza frontiere ha definito «sempre più surreale» il caso Aquarius per dei giocattoli regalati ai bambini dall’italia, mentre obbliga persone esauste a «una odissea di mille km» verso Valencia. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli del M5S ha annunciato il recupero di circa 500 naufraghi nel mare libico sostenendo che «l’italia è sempre stata e rimane in prima linea quando si tratta di salvare vite umane, ma così non si può andare avanti».