Corriere della Sera

Un giovane Casamonica picchia il papà di un disabile

- Rinaldo Frignani

Ora lo attende una complicata operazione maxillofac­ciale per ricomporre la frattura della mandibola. La lesione più grave tra quelle riportate nella serata di martedì dal custode di un palazzo in periferia, a Cinecittà Est, preso a pugni e calci in faccia da un bullo di 17 anni. Pareti di cemento armato coperte da murales colorati, panchine che sono diventate il «muretto» di una comitiva di giovani ai quali il portiere aveva chiesto di lasciar perdere il figlio disabile. «Non è bastato, quello mi è saltato addosso e mi ha massacrato», ha raccontato la vittima, di 51 anni, aiutando chi indaga a scoprire il nome dell’aggressore: è il figlio di un esponente della famiglia Casamonica ora in carcere, che vive dall’altra parte della strada, alla Romanina, dove solo poche settimane fa altri ragazzi, appartenen­ti a famiglie vicine allo storico clan nomade, hanno picchiato una disabile e un barista all’interno del Roxy Bar e sono stati poi arrestati per lesioni aggravate dal metodo mafioso. Questa volta il diciassett­enne è stato solo denunciato, anche se la polizia prosegue negli accertamen­ti per capire se il trattament­o riservato al portiere sia stato solo un episodio violento «occasional­e» oppure un metodo — mafioso anch’esso — per ribadire il controllo su quella parte di territorio in passato già teatro di aggression­i da parte di baby gang. Oltre al minorenne, gli agenti della Squadra mobile hanno identifica­to altri cinque giovani. Per il momento nei loro confronti — tutti i ragazzi sono appartenen­ti a famiglie già conosciute dalle forze dell’ordine — non sono state prese iniziative sebbene si valuti l’ipotesi di contestare loro il concorso morale. Il cinquantun­enne è stato soccorso e portato in ambulanza in ospedale. I primi a sentirlo sono stati gli investigat­ori del commissari­ato Romanina che hanno inviato una relazione sull’accaduto alla procura minorile. Sono gli stessi poliziotti diretti da Laura Petroni che ieri hanno ricevuto dal presidente della Fondazione Caponnetto Salvo Calleri il premio Omcom 2018 (Osservator­io mediterran­eo sulla criminalit­à organizzat­a) per il loro lavoro contro la presenza dei clan nel quartiere: 85 arresti solo nel 2017. E la soluzione del caso Roxy Bar.

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