Corriere della Sera

Il Comune sposta la biblioteca­ria, polemica sui libri gender

Todi, due assessori le hanno chiesto la lista di testi su omosessual­ità e omogenitor­ialità. Lei si è rifiutata

- Alessandra Arachi

TODI (PERUGIA) C’è una battaglia che si gioca sui libri nella verde Todi. Libri particolar­i. Libri che parlano di omosessual­ità, transessua­lità, omogenitor­ialità.

L’assessore alla Cultura, Claudio Ranchicchi­o, e quello ai Servizi sociali, Alessia Marta, non li vogliono quei libri nella biblioteca comunale.

Ma a toglierli da lì non ci sono riusciti. Per adesso. La responsabi­le della biblioteca di Todi Fabiola Bernardini non ha assecondat­o la loro richiesta. I due assessori volevano una lista di quei libri, almeno selezionar­li tra i 4 mila e 500. Non l’hanno avuta. E Fabiola Bernardini è stata trasferita, dalla biblioteca dove stava da quattordic­i anni, al settore urbanistic­a.

Ma Antonio Ruggiano, sindaco di Todi, a questa versione non ci sta: «La signora Bernardini non è stata trasferita per questi libri. Ma per la direttiva anticorruz­ione: abbiamo trasferito il 20% dei 120 dipendenti comunali».

E cosa prevede la delibera dell’anticorruz­ione? «Di spostare le persone che maneggiano soldi», dice il sindaco Ruggiano, ma poi ammette che Fabiola Bernardini non maneggia soldi «ma sceglie libri».

È una battaglia che, non si può negare, passa attraverso due modi opposti di vedere il mondo. E ben due parlamenta­ri non hanno resistito a parlare di censura e a presentare interrogaz­ioni parlamenta­ri. Riccardo Magi — del gruppo misto + Europa — ha scritto al premier e ai ministri dell’istruzione e dei Beni culturali: «Quali iniziative intendete prendere per garantire la libera circolazio­ne di idee?». Dello stesso tono — e allo stesso indirizzo — l’interrogaz­ione della senatrice di Leu, Loredana De Petris: «Sia evitato il trasferime­nto della Direttrice Fabiola Bernardini, sarebbe una significat­iva perdita per la biblioteca di Todi, prefiguran­do tra l’altro un pericoloso precedente di censura».

Ma il sindaco Ruggiano, insiste: «Non capisco perché tanto accaniment­o su una dipendente quando abbiamo spostato più di venti persone. Anche i sindacati sono dalla nostra parte e questo non sarebbe possibile se ci fosse l’ingiustizi­a che la signora Bernardini va lamentando».

Adesso è proprio il sindaco di Todi che si lamenta: «Questa donna ci ha creato problemi anche il 25 aprile con la manifestaz­ione dell’anpi», quando Fabiola Bernardini — tesserata Anpi — ha raccolto firme.

Il sindaco nega censure sui libri. La richiesta dei due assessori è in una delibera del novembre scorso e confermato in una mail a maggio. Non resta che vedere come andrà a finire.

La replica del sindaco Il primo cittadino: «È stata trasferita, come tanti altri, solo per le norme anticorruz­ione»

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Dirigente Fabiola Bernardini, la direttrice allontanat­a dal suo ruolo nella biblioteca a Todi (Perugia)

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