«Cara amica mia, quante sfide con i cruciverba»
Eravamo amici da ragazzi, eri la cugina di un mio compagno di scuola. Ci trovavamo nella tarda adolescenza e forse non ancora pronti a fare il passo successivo. Mi piaceva il tuo modo di pensare e si era stabilita tra noi una empatia. Ci vedevamo di sovente in compagnia degli altri ragazzi e a volte, tu ed io, compravamo due copie della Settimana Enigmistica e ci sfidavamo a chi risolveva il famoso Bartezzaghi. Discutevamo di tutto e ci stuzzicavamo a vicenda confrontando le nostre intelligenze. Abbiamo fatto vacanze insieme alla compagnia e ci siamo divertiti. Conservo le foto che ci ritraggono tutti al mare. Poi, a causa di screzi con quel compagno di scuola, non ci siamo più frequentati. Ho saputo anni dopo che un malore ti aveva portata via. All’improvviso tutto mi è tornato alla mente, con la freschezza dei nostri anni di allora e con il piacere di essere stati amici. Tu riposavi nello stesso luogo in cui riposa mio padre e così, anche se io vivo in un’altra città e torno di rado, ti ho cercata ed ogni tanto ho deposto un fiore anche per te. L’ultima volta che sono venuto non ti ho trovata più, così ho saputo che non eri più visitabile perché eri stata messa in Deposito Perpetuo. Sono tornato a casa ed ho ripreso le nostre foto e le ho mostrate anche a mia figlia. Non ti dimenticherò mai, cara amica mia.