Corriere della Sera

Quelle (finte) nozze gay per battere le leggi sui migranti

- Maurizio Porro

Paghi uno e prendi due. Il francese Sposami, stupido!, diretto e interpreta­to da Tarek Boudali e Philippe Lacheau, è un best seller da 20 milioni in patria anche se la qualità della storia e della fattura è dozzinale, mira agli stereotipi, come la vecchia pochade degli equivoci.

Ma il film, in uscita giovedì 21, offre due temi di cui si parla, apparendo alla moda e magari audace, in un’unica storia: l’emigrazion­e con contorno di razzismo (qui trattasi di un marocchino) e matrimoni gay con contorno di pregiudizi e omofobia. La storia è quella di uno studente di architettu­ra a Parigi per studio, che perde la sessione di laurea quindi anche il permesso di soggiorno. Per rimediare e tenere un lavoro potrebbe sposarsi, ma con chi?

Per obbedire a una sceneggiat­ura farsesca e scontata, lo chiede al suo amico Fred, fidanzato con Claire, mentre un detective indaga se sia davvero una famiglia di fatto. I due etero si fingono gay addobbando­si nel massimo rispetto della moda queer ma il vertice della confusione è toccato dall’arrivo della mamma dal Marocco: l’happy end non mancherà. Qui pro quo, mossette e modellini non politicall­y correct, soprattutt­o poco divertenti: il film tratta i gay come Benvenuti a casa mia trattava gli immigrati, con quel finto buon senso da uomo comune francese nella tradizione di una commedia reazionari­a che viene da lontano e che nei 60 aveva come eroe il borghese e infelice Louis de Funès, con due figlie e tre valigie.

In un momento in cui questi temi occupano la cronaca e la politica, certo il cinema li riflette e se ne può anche ridere, se ce ne fosse motivo. Non è la prima volta che al cinema ci si finge omo (gli yankees di Fidanzati per sbaglio o Io vi dichiaro marito e… marito), ma accanto a titoli pensosi come 120 battiti al minuto o Chiamami col tuo nome e registi impegnati come Chéreau, Dolan, Téchiné, la vecchia farsa che usa espedienti della nonna fa un po’ tristezza, anche se Boudali è un attore che porta in dote vera simpatia.

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Protagonis­ti Philippe Lacheau e Tarek Boudali nel film

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